TRADUTTORE

venerdì 28 settembre 2012

PROFUMI E SAPORI

Gli aromi hanno su di me un potere inebriante. A volte colgo nell’aria una fragranza che mi porta a rivivere situazioni remote nel tempo e nello spazio: sdraiata su una spiaggia assolata, felice e innamorata; rannicchiata su un divano consunto, piangente per l’ennesimo abbandono; avvolta in coperte per combattere un energico raffreddore, amorevolmente accudita dalla nonna che mi curava a vin brulé.
Cannella e caffè per un pomeriggio di coccole, aglio e zenzero per una casa felice, basilico per l’amicizia. Ogni spezia un viso, un ricordo, un colore, un’emozione.
L’avvicinarsi dell’autunno porta profumi di bosco, ricordi di montagne verdissime, aria frizzante che invoglia a chinarsi su pentole fumanti.
Oggi nel blog-posticino servo la torta con scamorza e cipolle, profumatissima………
Torta scamorza e cipolle
Usando la pasta fillo “rustica”, non troppo sottile, ne ho adagiato due fogli su una teglia da 24cm, ungendoli leggermente. Ho disposto sopra fettine di scamorza affumicata che ho coperto con tante cipolle stufate e caramellate con miele. Ho terminato con fettine sottili di pancetta e ho chiuso la torta con un ultimo strato di pasta fillo. Ho spennellato la torta con olio evo e ho infornato a 180° per 20 minuti. 
Per chi desidera un piatto unico, accompagnata con una semplice insalata, per chi ne desidera una porzione come antipasto; gli appetiti robusti ne chiedono una fetta a colazione con un caffè americano. Nel blog-posticino non ci sono pregiudizi, ci siamo noi. Con.

giovedì 27 settembre 2012

NOUVELLE COUSINE

Mamma e papà a cena. Basta con i soliti menù ormai conosciuti e inflazionati; se voglio sperimentare, osare, testare, quale miglior giudice dei miei genitori che da sempre fungono da cavie? Fin da piccola adoravo pasticciare ai fornelli: i miei piatti li chiamavo tutti “nouvelle cousine”, dagli antipasti al dolce. Ricordo ancora una crema al mascarpone spalmata su fette di pan carré e alternata a fette di arancio…..temo che anche loro la rammentino, non troppo piacevolmente!
Risotto Pera e Speck
Tenendo conto dell’odio atavico di mamma per aglio e cipolle devo pensare a preparazioni che siano avulsi da tali ingredienti e che gratifichino comunque il palato di tutti. E stavolta volevo accontentare il mio desiderio di risotto.  Dalla pentola rossa, nuova fiammante, ecco il risotto alle pere. Ho soffritto in olio evo, al posto della cipolla, una pera non troppo matura, sbucciata e tagliata a fette. Ho aggiunto 6 fette di speck tagliate a listarelle. Quando sono state croccanti ho aggiunto il riso e l’ho fatto tostare, poi ho sfumato con un bicchiere di vino bianco. Quando è evaporato ho portato a cottura il riso usando del brodo vegetale. Qualche minuto prima del termine ho aggiunto dadini di scamorza affumicata. Ho mantecato bene, lasciando il risotto abbastanza morbido. Prima di portare in tavola ho macinato sopra il piatto un po’ di pepe. Un successo, più che della tavola, del cuore. Adesso mi occupo io di te, mamma. Con amore, con devozione, con pazienza. Con.

mercoledì 26 settembre 2012

VITA

Nuvole basse, grigie, greve di pioggia. Nuvole tristi come il mio cuore che piange la perdita di un bravo medico. Un pediatra, il dottore dei bambini, brusco con le mamme troppo ansiose e delicato con i suoi piccoli pazienti. Volontario nel terzo mondo, con le sue immagini ha ispirato tante persone. Il suo cuore ha accolto figli naturali e adottivi. Oggi quel medico, quel padre, quel marito non è più qui. Chi ha fede lo pensa in una casa più bella, circondato da altrettanto amore. Nel mio smarrimento penso a tutti quelli che lo amano, e che lo ameranno sempre, smarriti anch’essi nell’abbandono.
La vita è un alito che troppo facilmente sfugge dalle narici e ci lascia attoniti in un’altra dimensione. Chi parte, chi resta, nessuno è preparato. Non sprecare gli attimi per non vivere di rimorsi; impastare il cuore con emozioni e sorrisi e ricordi, nutrimento dell’anima. Con.

martedì 25 settembre 2012

CAFFE'

Muffin al cacao
Aroma di caffè che aleggia nell’aria dopo la colazione. Profumo che si avverte entrando in casa dopo pranzo. A volte gli odori hanno un nome, rievocano emozioni, prendono colore. Il caffè è un caldo abbraccio che ti accoglie quando sembra che la vita ce l’abbia con te. Chi entra nel mio blog-posticino è accolto dall’intenso aroma di arabica e di tenere dolcezze. Color cioccolato per migliorare l’umore, ricordi d’infanzia per rinforzare il cuore, il tepore del forno appena spento.

Teneri muffin

Oggi il “Caffè delle Donne” propone teneri muffin al cacao: ho sbucciato una pera a pezzettini piccoli, ho aggiunto 20 gr di zucchero, un cucchiaio di succo di limone e mezzo cucchiaino di zenzero (abbondante, se piace). Ho lasciato insaporire almeno dieci minuti mentre mescolavo 100 gr di farina, 80 gr di zucchero, ½ bustina di lievito e 20 gr di cacao. A parte ho mescolato 40 ml di olio, 125 gr di  yogurt bianco e 1 uovo. Ho unito gli ingredienti liquidi a quelli secchi e ho mescolato l’impasto con una frusta. Ho quindi aggiunto le pere. Ho riempito gli stampini da muffin per 2/3 della loro altezza e cotto in forno già caldo a 175° per circa 20 minuti. Per la colazione, una merenda o uno spuntino, con l’amica, i figli, l’amante. Con.

lunedì 24 settembre 2012

L'OSPITE INATTESO

Crema di cannellini
Può un invito a pranzo essere motivo di grande emozione? Sì, se l’ospite è vicino al nostro cuore, o è importante per la persona amata. Riallacciare un rapporto, tornare sui propri passi per poi andare avanti. Il mio ruolo, se pur marginale, volevo portasse il giusto equilibrio: non potevo sbagliare, non mi sono azzardata a inventare. Ho consultato molti libri e alla fine ho optato per “La Cucina Italiana”. Ho realizzato la crema di cannellini con verdure croccanti: ho frullato 450 gr di fagioli cannellini lessati utilizzando due mestoli di brodo vegetale e un po’ di olio, aggiustando di sale. Ho tagliato carote e zucchine (200 gr in tutto) a julienne e un cipollotto a rondelle. Ho fatto saltare il tutto in un wok con olio per pochi minuti, ho aggiunto 10 pomodorini ciliegia tagliati a metà e foglie di basilico fresco spezzettato, sale e pepe. Ho composto il piatto mettendo sul fondo le verdure croccanti, poi la crema di cannellini. Ho guarnito con le verdure rimaste e altre foglie di basilico. La ricetta originale prevedeva anche dei cubetti di pane tostato; li avevo preparati ma, tanta era l’emozione, li ho dimenticati!


Il pranzo è scivolato lentamente e dolcemente, ho visto fili sottili che si riannodavano, ricordi che affioravano, ritrovando la strada del cuore. Posate, piatti, un buon bicchiere di vino e un’ottima fetta di torta. Il caffè fumante e l’aroma che aleggia nell’aria fino a sera. A ricordo di una giornata forse memorabile. Forse. Comunque condivisa, come sempre. Con.

venerdì 21 settembre 2012

CON......

Condivisione: grande concetto, enorme valore. Credo rappresenti l’essenza (forse il segreto?) di ogni rapporto significativo e duraturo. E non sto parlando solo d’amore.
Per festeggiare l’apertura del blog-posticino e per condividere con il mio con-sorte (appunto!) la gioia di questa novità, ho preparato dei tortini che rispettino le mie varie allergie e problemi di dismetabolismo.
Tortini di pasta fillo con pera
Ho caramellato con un po’ di miele (quantità a seconda dei gusti) due pere sbucciate e tagliate a pezzettini. Ho ricoperto con carta forno tre formine e in ciascuna ho steso sopra  due fogli di pasta fillo leggermente imburrata; ho riempito con la composta di pere, qualche scaglietta di cioccolato e ho richiuso a forma di cestino. Ho cotto in forno a 200°C per 20 minuti. Quando sono freddi spolverizzare con zucchero a velo per un maggior effetto scenico. Noi non siamo riusciti a resistere e ce li siamo gustati tiepidi.
Con. Con voi, per voi, per noi. “Con” nel dizionario T9 dei cellulari esce sempre dopo “amo”, altra parola di notevole spessore (se usata a proposito). Per cui: con!

giovedì 20 settembre 2012

Il compito della vita

Divano, luce soffusa, abbracciata alla mia dolce metà, film in prima serata su una tv in chiaro. La protagonista esclama: “ognuno ha il suo compito nella vita, il mio forse era semplicemente quello di tenere duro”.
Una frase, poche semplici parole, accendono la mia mente che inizia a elaborare pensieri e idee e, soprattutto, il modo per realizzarle. Alla fine della proiezione ho chiesto al mio con-sorte quale fosse il mio compito, secondo lui. “Realizza te stessa amore mio, come non hai mai potuto fare”.
Aprire questo blog è una parte, un inizio di quel compito. Non è e non sarà facile, gli obblighi lavorativi impegnano più di quanto vorrei ma stanotte, nel buio e nel silenzio rotto solo dal nostro lieve respiro, ho deciso di tener fede a questo proposito: portare un po’ di me nella banale quotidianità che devo vivere lontana da ciò che desidero. Forse anche la più triste monotonia verrà illuminata da un raggio di sole. Come quello che splende oggi.

mercoledì 19 settembre 2012

BLOG-POSTICINO

Da anni sognavo di aprire un Caffè, un posticino intimo e accogliente, con le pareti dipinte con colori sobri, tavolini coperti da tovaglie candide e ricamate a mano, belle vetrine dove esporre i miei manicaretti, un bel bancone antico e lucidato a dovere. Avrete già capito che mi sono ispirata al libro della scrittrice Joanne Harris “Chocolat” da cui è stato realizzato il film omonimo con la bravissima Juliette Binoche e l’affascinante Johnny Depp.
Aprendo questo blog tento di realizzare, almeno virtualmente, il mio sogno. Ma non smetto di credere – e a impegnarmi – affinché il mio “Caffè delle Donne” venga inaugurato, proprio dove ho sempre fantasticato!
A questo punto non mi resta che dare il benvenuto a tutti i visitatori (donne e uomini, ovviamente) del mio blog-posticino, luogo dove bere un caffè, caldo o freddo a seconda della stagione, scambiarsi ricette e opinioni di vita, trarre conforto nei momenti bui che ci riserva il destino e condividere consigli pratici per affrontare la quotidianità. E magari, perché no, consolarci con una bella fetta di torta!