TRADUTTORE

lunedì 29 settembre 2014

VERDURE RIPIENE ΓΕΜΙΣΤΑ ΛΑΧΑΝΙΚΑ

Sì o no? Lo compro o lascio perdere? Mi concedo questo sfizio? Perché di questo si tratta: uno sfizio. Quanti libri di cucina possiedi? Quante dispense hai collezionato? Quante ricette raccogli curiosando tra i vari blog? Il tuo ricettario è talmente gonfio da convincerti che non vale la pena spendere altri soldi per l’ennesima pubblicazione culinaria. Però, però……a ogni visita in libreria controlli che “lui” sia ancora lì, in bella mostra, che sembra ammiccare proprio a te. Solo a te. No, resisti anche questa volta. Finché non cogli una conversazione tra colleghi decisamente più sgamati e smanettoni di te. Parlano di offerte, occasioni imperdibili, prezzi stracciati su ogni genere di articolo. Che valga anche per i libri????

Entri trepidante nel sito che hai sentito nominare e…….non può essere vero! Eccolo lì, è lui!!!! Con la sua bella copertina bianca con la greca blu, appunto. E che prezzo favoloso, veramente un affare. Fai due conti mentalmente e già te lo vedi sullo scaffale della tua cucina. Okay, andata, metti nel carrello e procedi all’acquisto. Incredibile ma vero dopo due giorni è già arrivato! Stasera verdure ripiene anzi: lahanika gemistà.



Tagliare la calotta superiore a 3 pomodori grandi e a 3 peperoni (possibilmente di diverso colore). Svuotare i pomodori e tritare finemente la polpa; eliminare i semi dei peperoni facendo attenzione a non romperli. Salare leggermente l’interno delle verdure e tenerle da parte. Far soffriggere in olio una cipolla grattugiata, aggiungere la polpa di pomodoro e cuocere a fiamma viva per 10 minuti, mescolando spesso. Togliere dal fuoco, aggiungere 200 gr di riso a chicco medio, la menta e il concentrato di pomodoro. Aggiustare di sale e pepe. Farcire le verdure per tre quarti e coprirle con le loro calotte e disporle in una casseruola da forno. 
Tra una verdura e l’altra inserire spicchi di patate, coprire con salsa di pomodoro, salare e pepare a proprio gusto. Irrorare il tutto con olio di oliva e cuocere in forno per almeno un’ora a 180°. Se le calotte dovessero colorirsi troppo coprirle con carta di alluminio. Potrebbe essere necessario aggiungere un po’ di acqua durante la cottura per evitare che le verdure si attacchino al fondo. Servire caldo o a temperatura ambiente.
Con la medesima ricetta si possono farcire anche melanzane e zucchine. Per la versione originale si rimanda a pagina 161 del volume “La Cucina di Vefa” – Phaidon edizioni.


Questa ricetta partecipa al secondo Betulla Contest "Una Ricetta dal mio Libro di Cucina Preferito"







venerdì 26 settembre 2014

ROTOLO AL FORNO

La conosci ormai da….quanti anni? Quattro? Cinque? A contare bene sono già otto! Insegnava canto alle scuole elementari del Tatone, a titolo completamente gratuito. Sembrava una conoscenza casuale, che sarebbe terminata con la chiusura del ciclo primario. Poi avete scoperto di abitare a pochi isolati di distanza: quasi naturale incontrarsi al mercato settimanale, in edicola o dal panettiere. Offrirsi reciprocamente il caffè è stato un passo naturale. E mentre le chiacchiere diventavano confidenze è nata un’affettuosa amicizia. Anomala, forse, visto che Marisa ha più di ottant’anni, ma c’è tanto ad accomunarvi. La passione per la cucina, per esempio: scambiarsi ricette e consigli culinari è diventato un piacevole motivo per lunghe telefonate. La nascita della sua prima bis-nipotina le ha fatto riscoprire l’uncinetto e l’invio di schemi via mail è all'ordine del giorno.  Sì, Marisa naviga nel web e utilizza abitualmente una casella mail. Grande il suo desiderio di what’s app, ma il figlio pensa che non sia in grado di gestire uno smartphone. Quanto si sbaglia!
ROTOLO AL FORNO
Per prima cosa far trifolare 300 gr di funghi champignon con olio e aglio, profumandoli con pepe e prezzemolo solo a fuoco spento. Battere sottilmente delle fette di petto di pollo o tacchino, mettendole su un foglio di carta forno leggermente sovrapposte formando un rettangolo. Distribuire sopra i funghi trifolati, pomodori secchi ridotti a pezzettini, pinoli, sale e pepe. Arrotolare aiutandosi con carta forno e legare con lo spago. Togliere la carta sfilacciandola e lasciando legato il rotolo, appoggiarlo in una teglia da forno unta d’olio, versare una spruzzata di vino e cospargere di rosmarino. Cuocere a 180° per 25 minuti. Servire tiepido a fette.

Marisa ha una eccezionale raccolta di vecchie riviste femminili dalle quali riesuma e rielabora ricette sfiziosissime!

martedì 23 settembre 2014

TORTA UNIVERSALE

Riprendi a camminare. Ma il paesaggio non è lo stesso, ovviamente. E nemmeno la temperatura. Tantomeno l’odore dell’aria. Però lo fai. Ostinatamente ti infili tuta e scarpe e inizi di buon passo il circuito che ti sei prefissata. Ti mancano le montagne, il calore del sole sulle gambe nude, il profumo di salsedine. Il paesaggio piatto, il freddo e lo smog attanagliano il cuore e le vie respiratorie. E poi gente che ti guarda incuriosita, bambini urlanti la mattina presto, maleducatissimi padroni che non provano nemmeno a raccogliere i “regalini” dei loro cagnetti. Cerchi di evocare il paesaggio verde e il cielo azzurro ma è meglio marciare tenendo gli occhi ben aperti! Un pedi levi e l’altro metti per dirla alla Camilleri ma non a lento , come usa fare Montalbano per digerire, bensì velocemente, per scaricare nervosismo e rassodare le terga.  E poi a casa, finalmente, per la colazione!
TORTA UNIVERSALE
Lavorare 1 uovo con 125 gr di zucchero, aggiungere 250 gr di farina, 60 ml di olio, 250 ml di latte, 1 vanillina, 1 bustina di lievito, 1 pizzico di sale. Volendo si possono aggiungere 5 barrette kinder a pezzettini, tenute precedentemente in congelatore. Cuocere a 180C° per 35 minuti
Ringrazio Licia del blog Fragole e Panna per questa dolcissima ispirazione



venerdì 19 settembre 2014

“SANO COME UN PESCE” IL SECONDO CONTEST


24 mesi dalla partenza. In occasione del secondo compleanno de Il Caffè delle Donne hai deciso di indire un contest dedicato all’ingrediente antagonista di quello di 12 mesi fa.
Di seguito le regole ufficiali:
  • Il contest si apre oggi e termina il giorno 31 ottobre 2014
  • Il tema del contest è il pesce. Tutte le proposte sono accettate, in ogni declinazione.
  • Per motivi organizzativi possono partecipare solo i titolari di un blog
  • Le ricette dovranno essere postate da oggi e potranno partecipare anche ad altri contest.
  • Valgono le ricette già pubblicate, purché ripubblicate e con link a questo post.
  • Si potrà gareggiare con un massimo di 2 ricette corredate da almeno una foto
  • Lasciate un commento a questo post indicando il link della vostra ricetta
  • Esporre nel vostro post il banner dedicato, preceduto dalla scritta: ''Con questa ricetta partecipo al contest de Il Caffè delle Donne "Sano come un pesce”; se volete farmi un regalo esibitelo anche nella home page o nello spazio dedicato ai contest del vostro blog con link a questa pagina.

Il Banner!
Ci sarà un vincitore e due menzioni d’onore; in questa edizione mi aiuteranno nell’ardua scelta ovviamente il con-sorte e la mia mamma. Il Tatone, non simpatizzando per il tema, preferisce chiamarsi fuori.
I premi non sono sponsorizzati da alcuno.
NOTA LEGALE: L' iniziativa non si configura come una manifestazione a premio, in quanto non diretta a favorire, nel territorio dello Stato, la vendita di prodotti o la prestazione di servizi, aventi fini anche in parte commerciali.
Pronti? Partenza………via!

RICETTE PARTECIPANTI











11) RICCIOLA ALLA SICILIANA di PaneLibrietNuvole





14) SPIEDINI DI SEPPIOLINE CON SALSA AI CECI di RossoMelograno






  




lunedì 15 settembre 2014

MOZZARELLE RIPIENE

“Che tempo c’è?” Non è dato sapere. Spalancare le finestre regala il triste scenario di una fitta rete verde, pilastri metallici e passerelle di legno sporco. Il rientro è reso ancora più triste da questa triste armatura che riveste tutto il condominio, regalandoci una clausura forzata le cui vittime sono soprattutto le nostre gatte. Vietato prendere il sole sul davanzale, proibito transitare sul terrazzino, nessuna possibilità di curiosare nel cielo il volo degli uccellini. Unica consolazione: la caccia agli insetti che, in assenza delle zanzariere, entrano invariabilmente in casa. Salti, corse, appostamenti: finalmente qualche diversivo per le cucciole!

MOZZARELLE RIPIENE
Togliere la calotta a 4 piccole mozzarelle fiordilatte e scavarle per ottenere dei cestini. Tritare la pasta asportata e mescolarla a un pomodoro ridotto a  cubetti piccolissimi e al contenuto di una scatola di tonno. Condire con pochissimo sale, pepare il giusto e profumare con basilico secco. Riempire con questo composto i cestini di mozzarella e servirli con foglioline di basilico fresco e un giro di olio evo.

Visto che non si vede il paesaggio, facciamo finta che sia ancora estate!


mercoledì 10 settembre 2014

MELITZANOSALATA

Nel silenzio assordante della notte pulsano le stelle. Basta la loro luce a illuminare la scia lattiginosa nel cielo. Ci sdraiamo sulle poltrone del giardino, respirando piano per non disturbare lucciole dispettose che svolazzano tra i louloùdia aperti. Ecco il fruscio, puntuale come ogni notte. Nessuna paura, ormai sappiamo che nel nostro giardino scorrazza un simpatico quanto inaspettato ospite. Mentre i micini sono già rintanati tra le zampe delle mamme gatte, mentre i maschi spavaldi sono a caccia, mentre le volpi scorrazzano tra gli arbusti su e giù per la valle, qualcuno viene a cena da noi. Fruga nelle ciotole, negli avanzi lasciati da gatti e cani satolli e poi se ne va, più o meno silenziosamente. Il suo strusciare contro le foglie secche e le pietre di casa non ci spaventa più. I suoi aculei sono irti ma innocui, il suo cuore batte forte e gli occhietti diventano ancora più piccoli mentre viene sorpreso dall’obbiettivo. Ciao riccio! Buon appetito!
Melitzanosalata
Lessare una grossa melanzana sbucciata e tagliata a tocchetti. Far perdere l’acqua in un colino per almeno mezz’ora e schiacciare la melanzana con una forchetta. Unire il succo di ½ limone, due cucchiai di yogurt bianco, un pizzico di origano, prezzemolo, ½ spicchio d’aglio tritato, sale, pepe e olio evo. Conservare in frigorifero fino al momento di servire. Qui in accompagnamento a un semplice hamburger.
 

 





sabato 6 settembre 2014

FAGIOLINI ALLA PORTOGHESE

“Mamma giochiamo?”
“No amore, prima dobbiamo lavarci!”
“Dai mamma, giochiamo! Tu muovi la coda e io l’acchiappo! Dai, eh? Dai!”
“Pipi, stai buono, dopo tutta quella pappa che hai mangiato devi fare toeletta. Lo sai, te l’ho spiegato molte volte. E tra un pochino dovrai iniziare a fare da solo, stai diventando grande!”
“Va bene, però dopo giochiamo? Vero che giochiamo?”
“Certo che sì! A cosa vuoi giocare?”
“Alla paura! Faccio finta di aver paura di quegli umani lì che vediamo uscire dalla casetta. Quello alto alto si avvicina facendo “pissi pissi” e intanto allunga ciotole pieno di cibo buonissimo. Allora il mio naso non capisce più niente e mi fiondo sulla pappa, poi lo spilungone fa un passo e io via! Scappo da te mammina!!! Lui pensa che sono spaventato ma faccio solo finta. Perché io ormai sono grande. Vero mamma che sono grande?”
“Certo Pipi, ogni giorno sempre più grande e forte, anche grazie alla buona pappa che mangiamo tutti i giorni. Adesso però stai fermo che finiamo di pulirci!”


FAGIOLINI ALLA PORTOGHESE

Lessare 800 gr di fagiolini per 15 minuti. In una padella rosolare con pochissimo olio 100 gr di pancetta a dadini, quindi aggiungere i fagiolini tagliati a pezzetti. Unire 250 gr di  pomodori pelati tritati e, se necessario, un po’ di brodo vegetale. Regolare di sale. Cuocere a fiamma dolce facendo restringere il sughetto. Servire i fagiolini con una spolverata di prezzemolo tritato


Dedicato ai “nuovi arrivi” della casetta in pietra: Mamma Black and White, il piccolo (piccolissimo) Pipi e Tigratino.
P.S. Pipi da “pipistrellino” visto che le orecchie sono più grandi del musetto.


                                                                             
           

mercoledì 3 settembre 2014

BOUYOURDI'

Una piacevolissima serata. Molti silenzi, qualche parola, strane chiacchiere. Kathina ha 76 anni e figli e nipoti che stanno in città, amiche ugualmente sorde e golose, una casa incastonata a mezza costa.
Preziosissimi i suoi consigli sulle tecniche di velonaki (uncinetto!); divertentissimo il discorso sui cani randagi che le disturbano il sonno; dissacrante il pettegolezzo sul Pope che la domenica, anziché dire Messa, se ne va al mare con la famiglia. Quattro persone attorno a un tavolo, tre generazioni e solo cento parole in comune della stessa lingua. Tanta serenità da respirare, sorrisi a illuminare il buio della notte, piatti cucinati insieme per alleviare la sua solitudine.
Bouyourdì

Tagliare a rondelle abbastanza sottili pomodori e peperoni. Oliare delle cocottine monoporzione nelle quali alternare strati di verdure da salare leggermente. Cospargere con peperoncino (quantità a piacere ma bouyrdì deve essere piccante!) e origano e terminare con cubetti di feta. Un bel giro d’olio e poi in forno a 200 gradi per circa 20 minuti.