TRADUTTORE

mercoledì 30 aprile 2014

BICCHIERINI VERDI DI CETRIOLI

Bicchierini verdi
Il calendario sfoglia velocemente questi giorni di una primavera indecisa. Forse fin troppo velocemente. Avresti voluto assaporare ancora un po’ l’attesa e i preparativi e sognare tutto quello che vi aspetta. Mancano solo poche ore, domani è già qui. La nave, bianca e imponente, sta già aspettando al porto. Incamera nel suo ventre enorme centinaia di vetture e altrettanti mezzi pesanti, lunghissimi e ingovernabili. Una piccola cabina tutta per voi, una traversata di una notte per raggiungere un altro panorama, altri profumi, altri sapori. Il mitico furgoncin vi porterà a destinazione e pochi giorni, troppo pochi, tutti per voi. Tante le cose da fare, da vedere, amici da visitare, nuove taverne da provare. Speri in un sole caldo che accarezzerà la pelle dopo i lunghi e umidi mesi invernali, sogni notti piene di stelle e pisolini in riva al mare, sciabordio di onde e fruscio di foglie come colonna sonora. Non vedi l’ora di tuffare il naso nelle rose del vostro giardino, di verificare lo stato di salute dell’arancio e dei tre mandorli, controllare la fioritura della vite. Sai già che i vostri gatti saranno lì al vostro arrivo, sensibili e tenaci nel loro affetto e dedizione alla piccola casetta in pietra.
BICCHIERINI VERDI
Sbucciare i cetrioli con lo sbucciapatate, tagliarli a tronchetti e svuotarli parzialmente in modo da ottenere dei bicchierini. Sminuzzare il contenuto di una scatoletta di tonno al naturale e condire con olio, limone e basilico essiccato. Riempire con questo composto i bicchierini di cetriolo e guarnire con semi di sesamo. Ottimo anche su fettine di pane leggermente tostate.




domenica 27 aprile 2014

MUFFIN ALLA NUTELLA

Muffin alla nutella
Non ti sembra vero, eppure è così: questo è l’ultimo appuntamento dal dentista! L’ultimo di una lunga,  dolorosa e costosa serie. Hai iniziato la trafila con una banale seduta di igiene che ha evidenziato mille piccole cariette e un ponte traballante. Insomma la tua bocca una disastrosa Caporetto da restaurare con la massima urgenza. Ricordi ancora l’ansia delle prime visite, i rivoli di sudore freddo lungo la schiena che non riuscivi a rilassare contro la pur confortevole poltrona. A nulla valevano i sorrisi incoraggianti dell’assistente di cui riuscivi a scorgere al di sopra della mascherina solo gli occhi sapientemente truccati. Piano piano, come tuo solito, hai aperto uno spiraglio a tutto il team che ti accoglie ogni volta: l’assistente alla poltrona, rotonda e simpaticissima; l’ortodonzista dagli strepitosi occhi verdi, vegetariana e dedita allo yoga; il chirurgo dalle mani delicate e dalla voce stridula. L’unica nota stonata è solo la receptionist: difficile scorgere un sorriso sul suo viso spigoloso e dal taglio di capelli altamente improbabile. Ma ormai non fai più caso al tuo saluto che rimbalza nel suo silenzio imbronciato. Appena ti chiamano lasci la sala d’aspetto e segui sorridente il tuo “angelo dentale”, certa che nella prossima mezz’ora si prenderà cura di te nel migliore dei modi. Leggi lo stupore nello sguardo degli altri pazienti ma poco ti importa, concentrata come sei nel goderti l’ultima – veramente l’ultima – seduta di controllo. Nessuna pinza, trapano, aspiratore. Niente dolore, sangue, medicamenti. Solo un semplice, banalissimo controllo. Purtroppo sai che non puoi permetterti un “a mai più rivederci” ma ti prometti un’accurata igiene per evitare un’altra trafila del genere.
MUFFIN ALLA NUTELLA
Versare in una ciotola 185 gr di farina, 100 gr di zucchero, ½  bustina di  lievito e amalgamare accuratamente. In una terrina a parte mescolare 1 uovo intero con 125 ml di latte e 50 gr di olio.  Unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi e impastare fino a rendere tutto molto omogeneo. Aggiungere all’impasto un cucchiaio abbondante di nutella e rimescolare. Imburrare ed infarinare gli stampini per muffin e riempirli per la metà dell’altezza con il composto. Aggiungere al centro di ogni muffin un cucchiaino di nutella (fredda di frigorifero, così non scenderà sul fondo) Ricoprire con un altro cucchiaino di impasto. Cuocere in forno a 180° per 20 minuti. 
Ricetta sicuramente non approvata dai dentisti ma apprezzata da tutti i pazienti!

Alzatina La Vecchia Faenza


Questa ricetta partecipa alla raccolta di "Le padelle fan fracasso" - Il Piacere di fare Colazione
http://lepadellefanfracasso.blogspot.it/2014/03/il-piacere-di-fare-colazione-una.html


venerdì 25 aprile 2014

CROSTATA DI RICOTTA E AMARETTI

Crostata di ricotta e amaretti
Altalenante. Ecco  il termine esatto che qualifica il  vostro rapporto. Come tutte le figlie femmine era il tuo principe azzurro, dichiaravi al mondo che l’avresti sposato. Perché, alle soglie dell’adolescenza, avete ingaggiato un conflitto, meglio, una guerra fredda? Ogni tuo tentativo di essere la migliore veniva punito con battutine sagaci. Mentre tu bruciavi sdegnosamente ogni suo sforzo di avvicinamento e riconciliazione. Litigi? Forse nessuno. Musi lunghi? La quotidianità. Ti è mancato il suo sguardo ammirato quando l’età ti rendeva insicura; lui si è trovato solo a guidare il suo autoarticolato durante le lunghe giornate estive. La tua maternità ha riavvicinato i vostri cuori, ti ha incantato la cura e la dolcezza che riservava all’unico nipotino. L’hai sorpreso più volte a cambiare pannolini, a imboccare il tuo pulcino affamato, a camminare carponi con quel piccolo discolo sulla schiena. La sua malattia e il delicato intervento chirurgico ha portato alla luce tutta la sua fragilità. Ma anche la sua forza e determinazione nel guarire, nel voler tornare ad essere, ancora una volta, la tua roccia. Ti ritrovi a fissare quelle spalle ormai un po’ incurvate, chiedendoti quanta fatica hanno sopportato le sue mani nodose. La conversazione è sempre difficile, anche a causa dell’incalzante sordità che i migliori apparecchi acustici faticano a superare. Ma un bel pacco di libri e una buona torta festeggeranno degnamente il suo compleanno. E leggerai nei suoi occhi umidi di commozione tutto l’amore che ha per te.
CROSTATA DI RICOTTA E AMARETTI 
Accendere il forno a 180°. Preparare la pasta frolla impastando 350 gr di farina, 150 gr di zucchero, 130 gr di burro, un uovo più un tuorlo, 1 bustina di vanillina e 1 bustina di lievito. Dividere l’impasto in due parti. Foderare una teglia da 24-26 cm con un foglio di carta forno bagnato e strizzato. Stendere uniformemente sopra una parte dell’impasto. Preparare la farcitura mescolando 400 gr di ricotta, 150 gr di zucchero, 1 uovo intero e 1 confezione di amaretti sbriciolati grossolanamente. Versare la farcia nella teglia e coprirla con il resto dell’impasto “sbriciolandolo” sopra. Infornare per 40 minuti. Una volta fredda adagiare la torta delicatamente su un piatto da portata e decorarla con zucchero a velo.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di Sabrina in Cucina “Che Torta di Compleanno sai preparare??”.



lunedì 21 aprile 2014

PASQUA E LE SUE SORPRESE

Pasqua. Senza nemmeno rendertene conto è già qui, anzi, è già passata. Con sgomento realizzi che non hai esposto le consuete uova rosse nella home page del blog-posticino, con la scritta augurale Καλό Πάσχα. Presa da mille impegni, soprattutto lavorativi, ti rendi conto di aver trascurato alcuni dettagli. Niente uova di cioccolato che tanto il “bambino” preferisce la mancetta, niente colomba che non puoi mangiare a causa dell’allergia, niente agnello che ti stringe il cuore (e lo stomaco) al solo pensiero. Però…la tua sorpresa pasquale l’hai avuta. E che sorpresa: inaspettata e plurima! Mari Z. del blog Cucina Verde Dolce e Salata ti ha insignito di non uno, non due, non tre ma di ben quattro premi! Quattro sorprese, una dentro l’altra, come nel gioco delle matrioske che in questa occasione immagini di cioccolato: una al latte, l’altra fondente, una di cioccolato bianco, l’altra aromatizzata all’arancia. Per cui giochi volentieri e speri di non peccare dimenticando o sbagliando qualche regola.
Boomstick Award
Il primo premio è il Boomstick Award di cui riporto testualmente le regole create dall’ideatore:
  1 - i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore.  
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione, 
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto. 
Questo premio viene assegnato a:
1. Carmen di Chiacchiere in cucina per la sua grande e vera amicizia
2. Carla di Un'arbanella di basilico per la dolce simpatia con cui mi avvolge
3. Irene di grEAT perché mi insegna i segreti della cucina greca.
4. Speedy di A tutta cucina: ricette a ritmo serrato!
5. Daniela di Decoriciclo: la sua fantasia non conosce confini.
6. Barbara di Oca Gatto Letto per la sua raffinata creatività.
7. Dona di Le Amiche di Dona perché i primi follower non si scordano mai….

Gli altri premi sono: Versatile blogger award, Liebster award  e Shine on Awards  le cui regole sono:
                            







·        inserire il logo dell'Award nel post;
·        riportare il nome del blog che ti ha nominato;
·        indicare 7 cose su noi stessi (vedi sotto);
·        nominare 15 bloggers per questo premio e riportare il link del loro blog
·        notificare a questi bloggers la nomination

1) Qual è il tuo colore preferito? Blu
2) Qual è l’elettrodomestico di cui non riusciresti più a fare a meno? Il mio adorato minipimer
3) Qual è il tuo miglior difetto? La testardaggine
4) Cosa non può mancare nella tua cucina? Un sottofondo musicale!
5) Cosa cambieresti del tuo aspetto? Smusserei un po’ di   spigoli
6) Cosa ti non sopporti negli altri? La maleducazione
7) Cosa ti rilassa di più?
Lavorare all’uncinetto
8) Quanti anni vorresti avere? Sei, per poter ricominciare tutto daccapo.
9) Perché hai aperto un blog? Veramente è il blog-posticino ad aver aperto me.
10) Cosa ti piace di più: cucinare, mangiare o fotografare? Cucinare!

Gli altri blog premiati sono:

Speri che questi piccoli omaggi siano forieri di gioia e allegria. Chi vuol esser lieto sia…


giovedì 17 aprile 2014

BRANZINO CON POMODORI, OLIVE E CIPOLLE

  Mi guardano in tanti, tantissimi, tutti i giorni. Sguardi intensi, annoiati, dettagliati, lascivi. Ogni tipo di occhiata sui miei lineamenti e li sento tutti. Accarezzano la mia pelle, bruciano i miei occhi, tentano di strapparmi il drappo che mi cela il capo. Ma io sono al di qua di una massiccia lastra di vetro, una pedana di almeno due metri tiene lontane le loro mani.
Il viaggio fin qui è stato lungo e snervante, mi hanno imballato con la massima cautela e posizionato in questa sala dagli splendidi soffitti a cui nessuno presta attenzione. Tutta l’area è buia, solo la mia postazione è artisticamente illuminata. Il brusio è continuo e fastidioso; nonostante il divieto i cellulari squillano e chiudono l’otturatore, suscitando l’ira delle hostess; le guide emettono sonori “shhhhhhhhhhh” per zittire i più maleducati.
E poi mi accorgo di lei. E’ qui, alla mia sinistra, mi sta osservando da almeno dieci minuti, incurante della calca che preme, che si muove, che si allontana dopo pochi istanti. Lei pare non sia mai paga. Cerca i miei occhi ma scruta il mio cuore, che sento battere all’unisono con il suo. Non sono un’immagine creata da un artista immenso, e lei lo sa. Il mio copricapo non è uno studio né un’invenzione e lei lo sa. Sono reale, come lei e le sue emozioni. Come la mia occhiata e il rossetto sbavato sulle mie labbra dischiuse.
Dedicato a “La ragazza con l’orecchino di perla” esposta a Bologna, Palazzo Fava. Organizzazione a cura Linea D'Ombra: Il mito della Golden Age. 
Affascinata dalla sezione dedicata alle nature morte hai cercato di replicare con:
BRANZINO CON POMODORI, OLIVE E CIPOLLE.

Eviscerare e lavare perfettamente due branzini. Ungere una pirofila da forno e cospargerla con pane grattugiato. Adagiarvi sopra i branzini; profumarne l’interno con un pizzico di sale, pepe, salvia e rosmarino tritati.

Intorno posizionare pomodorini tagliati a metà, una manciata abbondante di olive nere e una cipolla affettata sottilmente. Ripeter l’operazione con sale/pepe/salvia e rosmarino e, chi lo gradisce, con aglio in polvere. Bagnare con mezzo bicchiere di vino bianco e cuocere coperto in forno già a caldo a 200° per circa 20-25 minuti.

lunedì 14 aprile 2014

TORTA DI JOGURTH E MELE


C’era una volta. Tutte le favole iniziano così, ma questa non è una favola, è solo una storia. C’era una volta una bambina. Malatina, pulcino spennato, biafra. Così veniva apostrofata da parenti e amici. Magra, occhi enormi e arti scheletrici. Le iniezioni di penicillina la tormentavano fisicamente e psicologicamente più dei reumatismi che avrebbero dovuto debellare. Lo scampanellio della porta d’ingresso annunciava l’arrivo della signora Piera, anziana infermiera incaricata di propinarle la cura quotidiana. Non tentava nemmeno di nascondersi, consapevole del destino che entro pochi minuti l’avrebbe travolta. Le lacrime iniziavano a scendere appena sentiva tintinnare i flaconcini del micidiale liquido, tutti gli abbracci e i baci della mamma non potevano consolarla. Ci riuscivano invece Simonetta e Nicoletta, le sue due amiche immaginarie. Solo loro conoscevano tutti i suoi segreti, solo con loro poteva scatenare tutta la rabbia che sentiva montarle dentro come la panna, o le chiare d’uovo. Parlava, giocava, litigava come non era permesso alla brava bambina che presentava al mondo intero e che il suo mondo pretendeva da lei. E ci riusciva una fetta di torta, una porzione di dolce, un cono gelato. Una dose di zucchero per sconfiggere l’amaro delle lacrime e il bruciore della puntura.

TORTA DI JOGURTH E MELE
Ennesima versione della torta allo jogurth con l’aggiunta di ½ cucchiaino di cannella e fettine sottili di mela sulla superficie dell’impasto, prima di metterla in forno. Quando sarà cotta, e fredda, spolverizzare con cannella e zucchero di canna.
Questa è solo una storia. Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale. Per chi vuol crederci.




giovedì 10 aprile 2014

BISCOTTINI AL CACAO


Turno di riposo. Ne approfitti per iniziare la giornata con calma: passeggiata nel parco, acquisto pane & quotidiani, caffè nella piccola latteria appena inaugurata da quattro simpaticissime sorelle. Sei indecisa se lasciarti tentare dalle loro frolle che ammiccano sull’alzatina o accontentarti di un decaffeinato macchiato quando arriva lei, trafelata come al solito.

Tua zia, la tua zietta preferita, ti sta stritolando in un abbraccio poderoso e ti stampa un sonoro bacio su entrambe le guance. “Ste fe chi ti? Te ve no a laurà?” (traduzione dal milanese: cosa ci fai qui? non vai al lavoro?). “No zietta, sono di riposo, ti posso offrire un caffè?” Quella che doveva essere una breve sosta prima di iniziare la spunta di tutti gli impegni che ti eri prefissata si trasforma in una seconda colazione, quasi un brunch, se non fosse che sul vostro tavolino campeggiano solo dolci. Biscotti, tartellette, brioches ripiene, cioccolatini assortiti. “Vuoi anche tu un decaffeinato zia?” “No, grazie, va bene una tisana. Col dolcificante, però, non vorrei esagerare” (!!)

Biscottini al cacao


BISCOTTINI AL CACAO "PER NON ESAGERARE"
Mescolare 200 gr di farina, 30 gr di fecola di patate, 20 gr di cacao, 80 gr di zucchero, 1 bustina vanillina e un pizzico di sale. Aggiungere 50 gr di olio, 1 cucchiaino di miele e 80 gr di latte. Formare una palla dalla quale ricavare biscottini della forma desiderata e disporli su una placca coperta di carta forno e spennellarli con un po’ di latte. Cuocere a 180° per circa 8-10 minuti. Quando saranno freddi, prima di servirli, spolverarli con zucchero a velo.
                                     
     

domenica 6 aprile 2014

GNOCCHETTI BICOLOR

Gnocchetti bicolor
Un leggero turbamento ti fa compagnia da qualche giorno. Non riesci a dare un nome a questa strana insofferenza che ti demotiva. Ne parli con l’adorato con-sorte che  con la sua usuale lucidità ti trasmette nuova linfa. Esprimere i tuoi sentimenti ti permette di chiarirli. Una persona a te vicina ha espresso il proprio riserbo sul mondo del web e sulla sua presunta falsità. Le sue parole ti hanno colpito come una frustata: commenti cattivi, inappropriati, pregiudizievoli. Ma come? Volevi un blog tutto tuo e l’hai aperto. Hai imparato strada facendo, hai conosciuto molte persone, alcune simili a te, altre completamente diverse. Ma tutte per te oltre a un nome, o un nick, sono un volto, un corpo, un cervello. Con  cuore pulsante, spalle larghe per sopportare dispiaceri e un grande sorriso per godere della vita. Ti sei appassionata alle loro vicende, emozionandoti leggendo i post, deglutendo l’acquolina che ti procuravano le loro ricette. In questi casi hai sempre lasciato traccia del tuo passaggio con poche righe, mirate e autentiche. L’idea di chiudere il blog si allontana pensando a tutti gli abbracci, i baci e complimenti che in questi mesi hai ricevuto, dei quali non hai mai messo in dubbio la sincerità. E decidi di continuare il tuo percorso con il blog posticino, all’insegna della massima schiettezza!
GNOCCHETTI BICOLOR DI CARMEN
GNOCCHI BIANCHI: grattugiare 75 gr di patata lessata al dente e lasciatela asciugare all’aria per una mezz’ora. Poi aggiungete 250 gr di farina di grano duro e 50 gr di farina 00 e acqua quanto basta ad ottenere un composto liscio e piuttosto compatto dopodiché formate un panetto

GNOCCHI VERDI: strizzare 75 gr gr di spinaci cotti al vapore e tritarli. Aggiungere 250 gr di farina di grano duro e 50 gr di farina 00 e acqua quanto basta ad ottenere un composto liscio e piuttosto compatto dopodiché formate un panetto.  Preparare gli gnocchi come da tradizione.

CONDIMENTO: Rosolare 1 piccola cipolla bianca con olio e acqua, unire 200 gr di champignon e cuocere 15-20 minuti. Aggiungere 80 gr di prosciutto cotto ridotto a cubetti Sfumate il tutto con il vino bianco e lasciate evaporare. Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e, non appena risaliranno a galla, scolateli con un colino e trasferiteli nella padella dei funghi, unire un po’ di besciamella diluita con un po’ di latte. Servire con un’abbondante spolverata di grana grattugiato.


Questa ricetta è dedicata a Carmen del blog Chiacchiere in Cucina  e a tutte le blogger che inneggiano alla sincerità e la mettono in pratica ogni minuto della loro vita. Reale e virtuale.





mercoledì 2 aprile 2014

MUFFIN SALATI ALLA ZUCCA


Muffin alla zucca

La vita a volte riserva sorprese inaspettate. Durante l’ultimo torneo di tennis del Tatone ti sei vista avvicinare da una spilungona. Mano tesa e sorriso a trentadue denti. Ma questa chi è? Che vuole? “Ciao, sono Flavia, non ti ricordi di me?”… Buio totale. Scavi nella tua memoria alla ricerca di quei tratti spigolosi, di quella voce squillante, di quel gesticolare esagerato che ha già iniziato a infastidirti. Niente da fare, aspetti che sia la donna, più o meno coscritta, a illuminarti. “Ma abbiamo frequentato insieme il corso di preparazione al parto!!!”. Ammiri le sue doti fisionomiste ma a te pochi incontri avvenuti sedici anni fa non hanno marchiato a fuoco le caratteristiche somatiche di quindici donne diverse, sformate dalla gravidanza avanzata, dalla ricrescita intoccabile, dai vestiti informi. Abbozzi un sorriso e fingi di ricordare. “Sai, mancavi solo tu all’appello. Noi ci troviamo almeno una volta l’anno per una pizza ma nessuna aveva i tuoi recapiti. Meno male che ti ho trovata!”. Sinceramente non sei dello stesso parere ma continui a sorridere come un’ebete a questa perfetta sconosciuta. Vorresti raggiungere il Tatone sul campo 2 dove sta per iniziare la sua partita ma vieni blindata da un invito: “ci troviamo sabato prossimo a casa di Pia, solo una merenda, niente di che, ma non puoi mancare!” Non posso? Ma cos’è una minaccia? E poi, chi è ‘sta Pia?

Muffin alla zucca
MUFFIN SALATI ALLA ZUCCA
Sbattere 1 uovo, aggiungere 50 ml di latte e 50 ml di olio, quindi 150 gr di farina e ½ bust di lievito. Salare e pepare. Unire 300 gr di zucca cotta e passata. Versare il composto negli stampini per muffin, decorarli con semi di sesamo e cuocere a 180° per circa 30 minuti


Questa ricetta è dedicata al contest La cena a casa di amici del blog DOLCI ARMONIE, scadenza 27/5/2014.
SCADENZA 27/5/2014