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giovedì 17 aprile 2014

BRANZINO CON POMODORI, OLIVE E CIPOLLE

  Mi guardano in tanti, tantissimi, tutti i giorni. Sguardi intensi, annoiati, dettagliati, lascivi. Ogni tipo di occhiata sui miei lineamenti e li sento tutti. Accarezzano la mia pelle, bruciano i miei occhi, tentano di strapparmi il drappo che mi cela il capo. Ma io sono al di qua di una massiccia lastra di vetro, una pedana di almeno due metri tiene lontane le loro mani.
Il viaggio fin qui è stato lungo e snervante, mi hanno imballato con la massima cautela e posizionato in questa sala dagli splendidi soffitti a cui nessuno presta attenzione. Tutta l’area è buia, solo la mia postazione è artisticamente illuminata. Il brusio è continuo e fastidioso; nonostante il divieto i cellulari squillano e chiudono l’otturatore, suscitando l’ira delle hostess; le guide emettono sonori “shhhhhhhhhhh” per zittire i più maleducati.
E poi mi accorgo di lei. E’ qui, alla mia sinistra, mi sta osservando da almeno dieci minuti, incurante della calca che preme, che si muove, che si allontana dopo pochi istanti. Lei pare non sia mai paga. Cerca i miei occhi ma scruta il mio cuore, che sento battere all’unisono con il suo. Non sono un’immagine creata da un artista immenso, e lei lo sa. Il mio copricapo non è uno studio né un’invenzione e lei lo sa. Sono reale, come lei e le sue emozioni. Come la mia occhiata e il rossetto sbavato sulle mie labbra dischiuse.
Dedicato a “La ragazza con l’orecchino di perla” esposta a Bologna, Palazzo Fava. Organizzazione a cura Linea D'Ombra: Il mito della Golden Age. 
Affascinata dalla sezione dedicata alle nature morte hai cercato di replicare con:
BRANZINO CON POMODORI, OLIVE E CIPOLLE.

Eviscerare e lavare perfettamente due branzini. Ungere una pirofila da forno e cospargerla con pane grattugiato. Adagiarvi sopra i branzini; profumarne l’interno con un pizzico di sale, pepe, salvia e rosmarino tritati.

Intorno posizionare pomodorini tagliati a metà, una manciata abbondante di olive nere e una cipolla affettata sottilmente. Ripeter l’operazione con sale/pepe/salvia e rosmarino e, chi lo gradisce, con aglio in polvere. Bagnare con mezzo bicchiere di vino bianco e cuocere coperto in forno già a caldo a 200° per circa 20-25 minuti.

9 commenti:

  1. E' una delizia cucinato così, mi piace molto, brava!!!!

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  2. deliziosa prefazione ad un succulento secondo piatto!!!!! complimenti Lory

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  3. Come al solito...post meraviglioso e ricetta da copiare...
    Tanti tanti auguri di Buona Pasqua
    Amelina

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  4. la ricetta merita. buonissima.
    non sapevo che il quadro di vermeer fosse arrivato a bologna.
    magari riuscissi ad andarci!
    irene

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  5. Per fortuna c'è qualcun altro che guarda i ritratti occhi negli occhi e si beve i quadri come faccio io. A volte mi sembra di essere un'aliena, ma adesso so che siamo almeno in due.... E' davvero una natura morta bella e buona il tuo piatto, Amelie! Buona Pasqua anche a te, e un abbraccio grande grande

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  6. Devo ammettere che non amo molto il pesce ma preparato così è certamente delizioso Amelie!! Ti abbraccio forte e ti faccio tanti auguri di Buona Pasqua!!

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  7. Che bel post Amelie, è sempre un piacere leggerti!!!
    Un mega abbraccio e complimenti per il gustosissimo branzino
    Carmen

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  8. Solo tu puoi scrivere un post così, sei unica.
    Un post ben scritto, con una originale prospettiva, in cui si parla di bello e di buono.
    Buona Pasqua a te e alla tua bella famiglia. =)
    Dani

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Grazie per le vostre parole...