TRADUTTORE

giovedì 27 febbraio 2014

POLPETTONE CON SPINACI

Polpettone agli spinaci
“La vita ha valore solamente se si vive per qualcosa o per qualcuno” (C.Pavese). Questo il titolo dell’ultimo tema assegnato alla classe del Tatone. Il suo elaborato non l’hai letto, non è permesso portarlo a casa ma la frase risuona nella tua mente, naviga tra le sinapsi, tamburella nervosamente sul tuo cuore. Una vita fatta solo di doveri, dunque? Sei nervosa, affaticata da una settimana di turni pesanti e impegni incalzanti, pensare di dedicare un altro minuto del tuo tempo a qualcosa che non sia sedersi sul divano e togliere la spina dal tuo cervello ti pare improponibile. La mia vita ha valore se la dedico a me, mannaggia! Rileggi queste righe e ti rendi conto che non riscuoteranno successo sul tuo blog; difficile leggere pensieri amari ed egoisti in un mondo costellato di cuoricini, abbracci e baci. Tutti si vogliono bene, tutti sono felicemente sposati, tutti hanno i figli migliori del mondo. E tu? Potresti vivere senza l’adorato con-sorte? Mai e poi mai, lo ripeti da sempre che lui è tutta la tua vita! E chi ha colorato la vostra esistenza di mille colori, dai più tenui ai più cupi, dai più felici ai più esasperati se non quello spilungone/adolescente/ombroso del Tatone che è stato (ma davvero?) il tuo pulcino con il quale avevi un “rapporto simbiotico-complementare” per dirla con le parole di quella maestra dell’asilo che al suo primo incarico si atteggiava a saputella indisponente? E dunque? Sì, la tua vita ha un senso perché l’hai dedicata, la dedichi e la dedicherai ai tuoi amori. Altrimenti che senso avrebbe essere qui?
POLPETTONE AGLI SPINACI


In una capace ciotola impastare 500 gr di carne trita, 1 uovo, 60 gr di formaggio grattugiato, 500 gr di spinaci spadellati e raffreddati, aiutandosi con un po’ di pane grattugiato per compattare l’impasto; salare e pepare. Stendere l’impasto sulla carta da forno e farcirlo con fette di mortadella e formaggio filante e chiuderlo. Sistemare il polpettone chiusi nella carta da forno in una teglia e infornare a 200° per 15 minuti. Trascorso questo tempo, aprirlo, cospargerlo con del pangrattato e dell’olio evo e continuare così la cottura per altri 15/20 minuti.

lunedì 24 febbraio 2014

TORTA ALLE ARANCE E CANNELLA


Torta alle arance e cannella

Il suo volto ti appare all’improvviso con quel sorriso timido, quasi imbarazzato. Nella marea umana che affolla la metropolitana metti a fuoco nome e cognome di quella donna che ti osserva dalla parte opposta del vagone. Nonostante la tua miopia sei certa che il suo sguardo sta cercando di agganciare proprio il tuo; il treno si svuota e lei si avvicina. Sabrina. Sabrina T. Tra i ricordi affiora la compagna di banco del Liceo Parini: pallida, quieta, alternativa. Non prendeva parte ai convegni femminili a base di pettegolezzi e risatine, non si chiudeva nei bagni a provare un nuovo maquillage o l’acconciatura per la prossima festicciola; non gridava, non rideva sguaiatamente, non ascoltava la musica in voga al momento. Ma per tutti aveva un sorriso, una parola gentile, un gesto di conforto. Per te apriva la sua casa e il suo cuore. Nelle orecchie ti risuonano le note strappate alle vostre chitarre, ore e ore a strimpellare, suscitando miagolii di approvazione da parte del suo gatto Amedeo. Sdraiate una accanto all’altra nei lettini gemelli della sua cameretta rosa, le paure si ridimensionavano, i conflitti con i genitori assumevano contorni sfumati, la vita era tutta da conquistare. L’alba vi coglieva ancora sveglie, il profumo di caffelatte dalla cucina dove vi aspettava sua madre, troppo bella, troppo femminile, troppo donna. A volte il suo dolore non aveva nome ma si esprimeva con lacrime amare che non sapevi come consolare. I suoi occhi sono sempre gli stessi: liquidi, enormi, forse un po’ meno tristi di come li ricordavi. Sabrina. “Sono Suor Sabrina, adesso….”

TORTA ALLE ARANCE E CANNELLA
Mescolare 200 gr di farina, 100 gr di  zucchero, 1/2 bicchiere di olio e la buccia grattugiata di 2 arance.  Sbucciare e tagliare a pezzi le 2 arance, frullarle con 2 uova intere e versarle nella farina. Aggiungere 1 bustina di lievito, un pizzico di sale, 1 cucchiaino di cannella e 1 cucchiaio di miele. Versare il composto ottenuto in una teglia ricoperta di carta forno (oppure una teglia al silicone che non necessita di altro). Cuocere in forno a 180° per 25/30 minuti. Spolverare la torta fredda con zucchero a velo e cannella.


venerdì 21 febbraio 2014

INVOLTINI DI VERZA RIPIENI DI CIPOLLE E FINOCCHI

Involtini di verza
Giri e rigiri nel web alla ricerca di nuove ispirazioni, non solo culinarie. Vetrine attraenti, rutilanti di decori semoventi, offrono immagini patinate e incantevoli. Ricordi, storie, risate e pianti. Iniziative e appuntamenti, tutorial e contest. A volte ti smarrisci, anzi no, ti perdi. Ma a volte “il treno sbagliato porta alla stazione giusta” e approdi sul sito, comfort e facilità ti pervadono. Uno chef che parla e mangia come tutti i comuni mortali! Propone ricette alternative, ti fa scoprire sapori inediti che coniugano salute e leggerezza. Assolve il tuo desiderio di non mangiare carne suggerendo ingredienti alternativi e altrettanto validi. Risponde ai commenti, educato, gentile, preciso. Uomo, nel senso di essere umano, d’altri tempi. Quando la prima regola del buon vivere era il rispetto, oggi ormai uscito dalle top ten. Prendi molti appunti, compili una dettagliata lista della spesa, elabori il prossimo menu settimanale.
 Immagini i commenti dei tuoi amori, sicuramente favorevoli da parte del con-sorte, più perplessi quelli del Tatone, poco propenso ad abbandonare una dieta cavernicola. 



Involtini di verza

INVOLTINI DI VERZA RIPIENI DI CIPOLLE E FINOCCHI Tagliare a spicchi 1 cipolla, aggiungere 3 foglie di alloro, olio, coprire e rosolare a fuoco basso per 5 minuti. Tagliare in spicchi sottili 1 finocchio, aggiungerli alle cipolle rosolate, coprire nuovamente e sempre a fuoco basso cuocere per 15-20 minuti circa mescolando ogni tanto. A fine cottura regolare di sale, eliminare le foglie di alloro e ridurre in crema. Con questo ripieno riempire le foglie di verza precedentemente scottate in acqua bollente. Scaldare gli involtini preparati per 5 minuti a vapore. Accompagnare con una crema di carote preparata lessando 2 carote piccole e frullandole con un po’ di olio
Involtini di verza


Questa ricetta è dedicata a Giuseppe Capano, Chef. 

Involtini di verza

martedì 18 febbraio 2014

AMMORTIZZATORI SOCIALI

"Ammortizzatore"
Parla. Parla. E parla. Annusa il calice contenente due dita di Brunello, lo fa roteare ammirando le onde sinuose sul cristallo e annusa nuovamente. E parla. Lui sa tutto, legge tutto, visita tutte le mostre e ricorda tutti i film. Sciorina date storiche e dettagli geografici come noccioline. Nonostante la sua magnificenza e il suo smisurato sapere convive con una donna assolutamente normale, mamma di una dolce e timida compagna di scuola del Tatone. Complice la tenerezza scattata tra i due adolescenti vi siete lasciati coinvolgere in questo invito fuori programma. Dopo l’antipasto le dinamiche erano già chiarite; al dolce lanciavi segnali d’allarme al tuo con-sorte; alle ventidue, approfittando di una pausa nella marea intellettual-genialoide che vi ha travolto, riuscite ad alzarvi e a fuggire! La tracotanza espressa in un solo giro di lancette vi ha ammutolito. A casa vi rilassate sul vostro divano: mollemente adagiati sui cuscini, morbidi ma volutamente country, riavvolgete l’incredibile pellicola appena vissuta ed esprimete un desiderio: possiamo invitare solo mamma & figlia???


Copri-cuscini creati riutilizzando vecchie camicie di flanella, ingentilite da finti fazzolettini che fanno capolino dalla tasca.



domenica 16 febbraio 2014

PANNA COTTA AL CAFFE'

Panna cotta al caffè
Colori. Sembrano appena abbozzati, creano una forma indistinta, scontornata. Intuisci una sagoma ma devi concederti qualche minuto per mettere a fuoco la cattedrale che affiora sulla tela. Stringi la mano che amorevolmente accoglie la tua, vuoi trasmettere quest’emozione, condividere la gioia per le poche ore rubate alla quotidianità, comunicare il piacere di assaporare insieme un’altra arte. Ogni sala ti accoglie nel buio, stuzzicando prima le narici, poi risvegliando l’udito, solo alla fine arriva il piacere degli occhi. Per usare le parole dello stesso artista, questa pittura evoca la presenza con l’ombra, l’insieme con il frammento. Mai sazia. Non sei mai sazia. Come una spugna accogli la bellezza che ti viene offerta, la assorbi e la mastichi, ne coccoli il ricordo. Trascorri il pomeriggio sfogliando le pagine del catalogo, leggendo e assimilando ancora e ancora. Lui ti guarda sorridendo, sa di averti fatto felice. Ti accarezza l’anima. 
                Panna cotta al caffè
PANNA COTTA AL CAFFE’
Versare 250 dl di panna in un tegame, aggiungere 50 gr di zucchero  e la vanillina. Portare a sfiorare il bollore, spegnere e aggiungere  2 foglietti di colla di pesce ammollati e strizzati, 75 ml di caffè della moka rinforzato con 2 cucchiaini di caffè solubile. Versare negli stampini e far raffreddare in frigorifero per 4-6 ore. Servire con cioccolato fondente grattugiato
Waterloo Bridge

Questa ricetta è dedicata all’uomo speciale che ti offre la vita ogni giorno. E alla mostra Monet - au coeur de la vie che ti ha regalato.


 


giovedì 13 febbraio 2014

TORTA SALATA DI CASTAGNE

Torta salata di castagne

Lunchbox”. Delicato film indiano proposto dalla rassegna d’essai della locale sala cinematografica. Rimani incantata dalla tenerezza di Ila nel preparare il pranzo per il giovane marito, già distratto dal lavoro e dalla vita. Percepisci l’aroma di intingoli speziati, rimani affascinata dai gesti di questa giovane donna che si lecca innocentemente il palmo per accertarsi della sapidità delle sue pietanze. Per errore il suo lunchbox viene recapitato all’uomo sbagliato. Ma siamo sicuri che sia quello sbagliato? Tenerezza e struggimento sono gli ingredienti di questa storia d’amore mai veramente sbocciata, cullata nei sogni dei due protagonisti come un fiore fragile e prezioso.
Lunchbox - locandina del film
Sbucciare e tagliare a pezzetti due pere mature, da saltare in padella con un pizzico di sale, pepe, un filo di olio e 100 gr di castagne sbucciate e lessate, ridotte a pezzetti, un etto di speck tagliato a listelli e una manciata generosa di erba cipollina. Versare il composto in una teglia foderata di pasta sfoglia/brisee e versare sopra un po’ di scamorza affumicata grattugiata prima di coprire con un altro disco di pasta. Cuocere in forno caldo a 180° per 25-30 minuti.
Torta salata di castagne

Questa ricetta partecipa al contest di Ricette Fuori Fuoco Peace and Love



lunedì 10 febbraio 2014

SPAGHETTI DI CARNEVALE


Spaghetti di carnevale

Nonostante sia sabato la vostra mattina è partita presto. La colazione tutti insieme è un rito cui non rinunciate;  silenziosi e ancora un po’ imbambolati godete della reciproca presenza, rassicurante e benefica. Il figliolo viaggia in direzione scuola, voi in quella del supermercato. Il carrello condiviso, la lista spuntata voce per voce, un bacio tra le corsie. A volte ti domandi se la gente, guardandovi, non vi pensi amanti clandestini o anziani esponenti di una coppia appena nata. Ma, sinceramente, chi se ne importa del resto del mondo quanto tutto il tuo mondo è lui? La coda alle casse è più intensa del solito, in questo piovosissimo sabato anche la tecnologia fa i capricci. Scegliete strategicamente la coda che inizia tra gli scaffali dedicati alla letteratura, una pagina qua e là per sgranocchiare i minuti che scorrono lentamente. Il tuo sguardo viene agganciato da quegli occhi bistrati pesantemente di nero. La cassiera è giovane, il suo volto non conosce ancora le impronte del tempo e dei dispiaceri eppure è segnato da un trucco accurato ma pesantissimo. I suoi occhi diventano tizzoni ardenti alla luce al neon che rimbalza sul suo piercing sopraccigliare. La coda che procede ti permette di avvicinarti per esplorare la sua acconciatura finto-spennacchiata che indurisce lineamenti delicati, il rossetto purpureo mortifica labbra carnose, un collare canino strizza la candida gola. Il movimento veloce delle mani fa tintinnare i numerosi braccialetti, le dita sono inanellate da tatuaggi multicolori. Sono dura, forte, irriducibile. E’ questo il messaggio di tale mascherata? A quali canoni di bellezza si ispira? La guardi e la trovi bella come solo la più struggente giovinezza può essere. Finalmente solleva i suoi strepitosi occhi grigi sui tuoi, stupita del tuo saluto, del tuo grazie e del tuo prego. E ti sorride. Bimbetta felice.

SPAGHETTI NEI WURSTEN – O VICEVERSA
Tagliare a tocchetti alcuni wursten grandi e con pazienza e perizia infilarli negli spaghetti ancora crudi a circa quattro dita di distanza gli uni dagli altri. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata e condirli a piacere. In questa versione un semplice sughetto con zucchine saltate con olio e aglio.
Questa ricetta è dedicata alle anime liete che adorano mascherarsi. In occasione del Carnevale e in tutti i giorni della loro vita.
Ispirazione culinaria tratta dal web.




giovedì 6 febbraio 2014

POMODORI RIPIENI DI RISO PATATE E COZZE

Pomodori ripieni di riso patate e cozze
Non lo vedevi da mesi. Molti mesi. Si affaccia al tuo ufficio e rimani basita, quasi stenti a riconoscerlo sotto il berretto nero calcato fin sugli occhi. Sei quasi tentata di girare intorno alla scrivania e di abbracciarlo ma qualcosa ti frena e ti limiti a una calorosa stretta di mano. Ti dice che ha ricevuto delle lettere. Non capisci a cosa si riferisca visto che non rientra nell’elenco dei tuoi clienti. Parla per enigmi, tentando di confonderti, esprime accuse e lancia minacce, neppure tanto velate. Il cuore prende a martellarti nel petto. Ma questo cosa vuole? L’anagrafe dichiara che trattasi di un cugino di secondo grado ma a che titolo si arroga il diritto di fiondarsi nel tuo ufficio per derimere una questione inesistente e personale? Personale nel senso che riguarda solo lui. Tu non sei al corrente di quello di cui blatera da ormai dieci minuti. E non ne vuoi sapere assolutamente nulla. La maschera di gentilezza e calma si è ormai dissolta e lo inviti bruscamente a uscire dalla tua stanza spiegandogli a chiare lettere di non permettersi più di disturbarti. Il Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri ti tranquillizza, sembra proprio uscito da una fiction televisiva, affascinante e gentile. Ma stasera sarai sola a chiudere l’ufficio e sai già che ogni ombra alle tue spalle ti farà tremare. E dimenticare non sarà facile.

POMODORI RIPIENI DI RISO PATATE E COZZE

Tagliare la calottina a 6 pomodori e tenerla da parte. Scavare delicatamente i pomodori, conservando la polpa. Salare l’interno e lasciarli capovolti a perdere la loro acqua. Preparare un risotto con un soffritto di scalogno, 50 gr di riso, la polpa dei pomodori tritata,  50 gr di patate tagliate a cubettini e 200 gr di cozze surgelate. Profumare con prezzemolo. Riempire i pomodori con questo risotto. Metterli in una teglia ricoperta di carta forno in modo che rimangano in piedi, irrorarli con olio evo e cuocere 30 minuti a 180° (statico). Cuocere anche le calottine a parte su un foglio di carta forno e utilizzarle per servire in tavola.

lunedì 3 febbraio 2014

BISCOTTI SCREPOLATI DAL CUORE MORBIDO

Biscotti screpolati dal cuore morbido
Le sue mani piccole e candide si muovono veloci e sembrano distribuire buffetti. Ma non accarezzano guance paffute bensì le 46 corde di un’arpa che sovrasta la sua esile corporatura. Accompagna la musica con tutto il corpo facendo ondeggiare i lunghi capelli che porta lisci e trattenuti da due mollettine di foggia infantile. I suoi polpastrelli assumono un colore rossastro, uniformandosi allo smalto delle unghie. Le note ti avvolgono e visualizzi piccole onde che lambiscono dolcemente la costa, illuminate dagli ultimi raggi di sole. Un brivido ti coglie mentre le vibrazioni salgono nella sala gremita, un profumo dolce e speziato si sprigiona dagli arpeggi e ti pizzica le narici e la pelle. Tra un brano e l’altro la giovane arpista illustra brevemente la vita del compositore assumendo un tono cattedratico che mal si confà al suo sorriso e alla voce giovanile. Incanta raccontando episodi inediti ai profani e incappa in un lapsus operistico che la rende ancora più accattivante. Il giorno dopo passi in rassegna il canale YouTube alla ricerca del brano che la stessa artista ha segnalato durante il concerto e rivivi la magia in compagnia della sua musica.


BISCOTTI SCREPOLATI DAL CUORE MORBIDO
Sbattere 2 uova insieme a 150 gr di zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere 175 gr di cioccolato sciolto nel microonde con 50 gr di burro e 1 vanillina.  
Aggiungere 175 gr di farina, ½ cucchiaino di lievito e 1 pizzico di  sale. Far riposare il composto in frigorifero per almeno 2 ore. Trascorso questo tempo formare delle palline non più grosse di una noce e farle rotolare su un piatto coperto con lo zucchero a velo. Appoggiare i biscotti su una teglia ricoperta di carta forno e cuocere 10 minuti a 180°.

Questa ricetta è dedicata a Giovanna Di Lecce, arpista.