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sabato 4 ottobre 2014

PATATE IN UN BOCCONE

Era cominciata così, per sfinimento. Una lunga malattia che priva anche delle forze per sorridere. E così smise. Un po’ di energia risparmiata. Concentrarsi sulla lettura dei quotidiani praticamente impossibile. Le parole si confondevano, diventando macchie d’inchiostro su carta puzzolente. Libri? Dispendio di tempo e denaro. La magia era finita, non riusciva più a volare immersa nelle storie altrui. Abiti nuovi? Perché fare shopping quando la cugina ricca ti passa abiti dismessi? Ed evitando di truccarsi riusciva a recuperare almeno venti minuti di riposo. Parlare, cucinare, mangiare. Quanta fatica inutile! I chili diminuivano di pari passo con l’energia. La pelle cadente emanava una fragranza amara che allontanava familiari, colleghi e  clienti. Arredo inutile di una casa decadente, presenza mal sopportata in un ufficio malsano. Una mattina cambiò la sua rotta e si sedette a guardare il fiume che scorreva maestoso sotto i suoi piedi. L’imbrunire la accolse accoccolata sul greto, piccolo animale scappato dall’umanità. Spirito volato via alla ricerca di chissà cosa. 
Storia di Matilde, clochard del parco di via R.
PATATE IN UN BOCCONE
Patate lesse. Con uno scavino praticare una piccola cavità nella quale adagiare un paio di cubetti di gorgonzola di ottima qualità. Profumare con pepe macinato al momento. Due giri: uno d’olio e uno nel micro-onde alla massima potenza per un minuto.


A volte basta poco.

 

13 commenti:

  1. Ma che bocconcini squisiti Amelie!!!
    Il tempo di comperare il gorgonzola e li provo!!
    Un caro abbraccio e buon fine settimana
    Carmen

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  2. Che storia triste Amelie!
    La vita ci riserva spesso strade che non avremmo mai pensato di prendere, è il destino...io ci credo, anche se siamo noi stessi ad influenzarlo è comunque destino.
    Ottimi i tuoi bocconcini!

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  3. Un'idea simpaticissima e ghiotta, brava cara!!!

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  4. Ma che spettacolo queste patate!
    La storia invece, triste, e può capitare a chiunque.
    Buona domenica. =)
    Dani

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  5. STORIE COSI' SE NE SENTONO OGNI SECONDO IN QUESTO PERIODO, PERCHE' LA VITA CI RISERBA TALI DISAVVENTURE, TALI TRAGEDIE?????
    LA RICETTA E' MOLTO SEMPLICE E SFIZIOSA, MI PIACE DAVVERO TANTO!!!BACI SABRY

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  6. L'amara e tragica realtà di persone che spesso ci passano accanto. Grazie per questa tua riflessione, Amelie e grazie per lo spunto culinario davvero invitante.
    Un abbraccio,
    MG

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  7. mi rifaccio un pò l'umore con le tue squisite patate , come dici tu basta veramente poco !!! :-)

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  8. Troppo triste, questa storia Amelie, fa pensare e parecchio.... ti abbraccio :)

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  9. Che tristezza, quante brutte storie che forse potevano avere un finale migliore.....
    A volte basta poco.....hai perfettamente ragione e lo dimostri alla grande, per una amante del gorgonzola, questa mi mancava!!!
    Baci

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  10. Storia triste, di chissà quante vite.
    Godiamo dell'amore della tua calda cucina, sempre accogliente e generosa: patate semplicemente golose! :-)

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  11. Che storia triste, fa riflettere.
    Proverò presto la tua ghiotta proposta, grazie cara, un abbraccio!!

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  12. ...basta poco ma...ci vuole passione!!!! bravissima!!!

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  13. Ti ho conosciuta tramite Kreattiva e ne sono ben felice. Bellissimi i tuoi posti!

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Grazie per le vostre parole...