Mancavano
solo tre settimane al matrimonio. Tornavo dopo l’ultima prova del vestito da
sposa, ero felice, in pace con il mondo, camminavo per le vie del centro con la
mente rivolta agli ultimi preparativi, all’imminente viaggio di nozze, alla
nostra casetta. Mi sentii afferrare e tirare brutalmente dentro un portone. Un
portone grande, antico, di legno scuro. È tutto quello che rammento. Non un
dettaglio sul mio aggressore. L’androne era buio, deserto, stranamente
arieggiato. Non ricordo dolore ma solo il freddo sui pezzi di pelle che quella
belva aveva scoperto alla ricerca del suo piacere. Dopo mezz’ora ero di nuovo
per strada, camminavo come un automa verso la mia auto, ignara di tutto il
resto del mondo. Spazzato via. Tutto.
Una gran
rabbia si è impossessata di me. Una furia cieca che non sapevo come sfogare.
Non ho detto nulla ai miei genitori, ho taciuto con Luca, nessuno ha saputo e
nessuno sa. I giorni prima delle nozze sono trascorsi sotto gli sguardi
indagatori del parentado che interpretavano i miei malumori come nervosismo da
sposina. Al ritorno dal viaggio di nozze ero incinta. E io ho capito che questo
figlio non era di Luca. Ma nemmeno mio. Me l’hanno piantato dentro a forza. Il
genere maschile è vittima della mia ira, quello femminile della mia invidia.
Ecco a voi “l’arpia”.
BISCOTTI AL BURRO - NERI
Impastare 230 gr di farina con 120 gr di
zucchero, 100 gr di burro morbido, 1 uovo intero, 20 gr di cacao amaro, ½ bustina di lievito. Lasciar riposare l’impasto
per almeno mezz’ora in frigorifero. Trascorso questo tempo stendere il composto
a una altezza di 4 mm e dare la forma voluta con le formine apposite. Disporre
i biscotti su una placca ricoperta di carta forno e cuocere a 170° per 15
minuti. Dopo la cottura, una volta freddi, unirli a due a due con un po’ di
crema al cioccolato.