TRADUTTORE

giovedì 30 maggio 2013

FUSILLI TONNO E ZUCCHINE

Secondo Enrico Ruggeri “ci vuole tempo e molta dedizione e totale applicazione”.  Non solo per costruire un uomo ma anche per crescere un figlio, per salvaguardare un amore, per curare la propria casa, per cucinare! “bisogna dargli conoscenza e amore e la voglia di cambiare E allora figlio mio, non puoi eliminare da ogni piatto tutto ciò che è verde o insolito o semplicemente diverso dal consueto menù. So che stai crescendo ma il tuo fisico non è solo “muscoli e potenza”, per “essere pensante” hai bisogno anche di altre sostanze nutritive.

Fusilli tonno e zucchine
Un compromesso: fusilli, sì, ma con tonno. E zucchine! In una capace padella ho messo un cucchiaio di olio evo e ci ho fatto saltare le zucchine tagliate a rondelle, non troppo sottili. Ho sfumato con pochissimo vino bianco perché volevo mantenere le verdure croccanti, ho profumato con sale, pepe, aglio in polvere e un pizzico di menta essiccata. Dopo qualche minuto ho aggiunto del buon tonno sgocciolato e ho lasciato insaporire. Nel frattempo ho cotto i fusilli, scolandoli al dente e spadellandoli brevemente nel sugo tenuto al caldo, aiutandomi con un po’ di acqua di cottura per mantenere la loro morbidezza. Un ultimo tocco di menta e ed ecco un piatto ricco non solo di forza straripante!

mercoledì 29 maggio 2013

PER COSTRUIRE UN UOMO

Per costruire un uomo e tutto quello che c’è in lui
Ci vuole tempo e molta dedizione e totale applicazione
Perché per fare un uomo che possa vivere tra noi
Puro dalla testa ai piedi non ti basta ciò che vedi:
non solo muscoli e potenza, servono etica e coscienza
Il libro uscito insieme al disco “Frankenstein” di Enrico Ruggeri dichiara esplicitamente che ogni canzone ha più di una chiave di lettura. Scelgo la seconda, l’interpretazione personale, perché sembra scritta per noi, genitori a volte orgogliosi, a volte attoniti, del nostro adolescente dai piedi lunghissimi. Passiamo ore a parlare con lui, cercando, sperando, di instillare nel suo cuore ancora ingenuo ma generoso, principi, moralità, serietà.
fuori il destino ci attende
un orizzonte di un altro colore
tra gioie immense e giorni di dolore
amori senza fine
e letti di spine
Ci auguriamo per lui il più luminoso futuro, sperando che si tenga lontano dai guadagni effimeri, dalle amicizie ingannevoli, dalla pigrizia indolente.
Per costruire un uomo che possa avere dignità
bisogna dargli conoscenza e amore e la voglia di cambiare
perché in ogni uomo c’è un animale e c’è anche Dio
c’è il peccato più indecente e una santità latente:
non solo forza straripante, l’essere dev’essere pensante
Allora figlio mio, pensa, ragiona, fai girare le rotelline del tuo splendido cervello. Metti a frutto i talenti che ti sono stati donati, fanne buon uso. Per te e per gli altri. Con.
Frankenstein

lunedì 27 maggio 2013

PANNA COTTA AL CIOCCOLATO

Panna cotta al cioccolato
Evviva, evviva, ci sono riuscita. Sommo gaudio e giubilo! Successo! Sono felice! Il motivo è banale, me ne rendo conto, ma dopo mesi di tentennamenti, del “vorrei ma non so se sono in grado”, di sguardi da lontano e da vicino, alla fine ho ceduto. Complice anche l’approvazione incondizionata del con-sorte, mi sono lasciata sedurre dalla colla di pesce. Mi sono cautamente avvicinata al bancone del supermercato alla ricerca del (per me) misterioso ingrediente. Una semplice bustina, leggera e impalpabile, neanche troppo cara per i sei grammi contenuti e per le meraviglie assicurate dalle amiche food blogger. Nel mio ricettario un’innumerevole quantità di proposte con questi fogliettini “magici” ma l’unica che ha destato il mio desiderio è questa panna cotta al cioccolato, ottenuta in regalo di una vecchia cugina dell’adorato con-sorte che, appunto, adora questo dolce.
Panna cotta al cioccolato
       Ho immerso due magici fogliettini in 200 ml di panna, ho aggiunto 200 ml di latte e 50 gr di zucchero. Ho portato a bollore lentamente, continuando a girare (come da indicazioni della cugina Gisella). Poi nello stesso pentolino ho fatto sciogliere 50 gr di cioccolato fondente ridotto a scaglie e una bustina di vanillina. Ho versato la crema in 6 stampini a cuore e l’ho fatta raffreddare a temperatura ambiente. Poi ho trasferito gli stampini in frigorifero, abbastanza perplessa perché la consistenza era poco “budinosa” ma molto “brodosa”. Ebbene, dopo 4 ore di frigorifero vi assicuro che erano spettacolari. Provare per credere!
Con questa ricetta partecipo al contest di Vera in Cucina

venerdì 24 maggio 2013

PIADINATA!

Piadinata!
Non me lo aspettavo proprio. Sbagliavo, ovviamente! Se qualcosa non è mai successo non è detto che ciò non accadrà mai. Sabato scorso il con-sorte decide di fare una sorpresa al figliolo e lo va a prendere a scuola. La sorpresa invece la riceviamo noi, o meglio io, quando con una telefonata il Tato mi informa che ha invitato a pranzo due compagni di classe. Panico! Di solito il sabato preparo una pasta al volo per il figlio mentre noi ci accontentiamo di un’insalata, un po’ di verdure, un frutto. Stanno arrivando tre adolescenti affamati, non conosco le loro abitudini alimentari, c’è qualcosa di veloce che non sia la solita pasta al pomodoro? E poi ormai la mia fama di food-blogger si è diffusa nella classe del Tato che arriva ogni mattina con una merenda diversa e, ovviamente, fatta in casa. Non posso certo proporre una pizza dal take away. Ho deciso: piadinata! Girellando per blog avevo già trovato parecchie ricette sul tema ma tutte proponevano l’utilizzo dello strutto. Non avendolo in casa l’ho sostituito con il nostro olio e il risultato è stato davvero ottimo, visto la velocità con cui i ragazzi le hanno spazzolate. Certo, anche i salumi nostrani e i formaggi acquistati al caseificio locale hanno contribuito al successo ma, poco modestamente, posso dichiarare anche l’involucro è stato significativo! Per circa 12 piadine da 20 cm di diametro ho impastato 500 gr di farina 00 con 70 gr di olio e 2 cucchiaini rasi di sale. Ho aggiunto acqua (circa 200-250 ml) fino a ottenere una palletta liscia che ho lasciato riposare in frigorifero mentre preparavo la tavola, affettavo i salumi e disponevo i formaggi su un bel tagliere. Lo so, i ragazzi a quell’età badano più alla sostanza che alla forma ma cosa ci posso fare? Per me è comunque un gesto di cortesia presentare un piatto semplice come questo con qualche attenzione in più. Ho poi preso l’impasto e l’ho diviso in 12 piccole palline da circa 70 grammi l’una che ho tirato sottilissime con l’aiuto di un mattarello, cercando di dar loro forma circolare. Ho fatto scaldare una padella antiaderente dal fondo molto pesante e ci ho cotto le piadine un minuto per lato, senza utilizzare condimento alcuno. Le piadine formano le tipiche bolle che vanno appiattite con una forchetta per permettere una cottura uniforme. Una dietro l’altra sono sparite: adesso capisco come si sentiva la mia povera zietta che lavorava a cottimo in catena di montaggio!


Piadina & Salumi

mercoledì 22 maggio 2013

MINI CAKE ALLE ROSE

Mini cake alle rose

Il conto alla rovescia è partito. Tra meno di quattro settimane saremo, finalmente, in vacanza! La macchina operativa integrata si è messa in moto: elenchi da spuntare, scatoloni da riempire, dieta da osservare. Ebbene sì, nonostante in famiglia godiamo tutti, fortunatamente, di un fisico snello, la “prova costume” è uno spauracchio anche per noi. La difficoltà maggiore è rinunciare al dolcetto a fine pasto che sempre, o quasi, ci concediamo dopo cena. Fortunatamente McVities mi ha gentilmente spedito una confezione dei loro biscotti alla frutta con solo 38 calorie! Per stasera mi sono inventata una mini cake per peccare senza troppi rimorsi!
McVities alla frutta!
Per una porzione ho coperto perfettamente con della pellicola per alimenti una mini tortiera e ho versato due biscotti alla frutta McVities sbriciolati e mescolati con due cucchiaini di marmellata di rose. Ho compattato bene e ho lasciato nel freezer un’ora per far rassodare il composto. Trascorso il tempo necessario ho tolto la mini cake dalla tortiera e l’ho posizionata su un piattino, aiutandomi con la pellicola. Ho coperto la tortina con una pallina minuscola di gelato alla panna. Nient’altro. L’intensità della marmellata di rose è stato bilanciato dalla croccantezza del biscotto e dal gusto morbido e semplice del gelato. “Amore, mi porti a comprare quel nuovo bikini???”

Mini cake alle rose

lunedì 20 maggio 2013

TORTA DI PANE, PERE E FORMAGGI

Torta di pane, pere e formaggi
Da piccola avrei voluto fare la ballerina ma la scuola costava troppo. Poi mi sono innamorata dei cavalli ma il corso di ippica era fuori dalla portata del nostro portafoglio. Mi sarebbe piaciuto frequentare il corso di cucina organizzato dall’oratorio ma quello che ho ottenuto è stato “Il Manuale di Nonna Papera”. Alla scuola media sognavo di diventare hostess ma quando i miei zii mi hanno portato in Sardegna in aereo per la prima volta ho capito che il sogno sarebbe rimasto tale: tremavo di paura! Ho ripiegato su un impiego banale, ricco di amarezze, tensioni e ostilità. Da brava bambina ho accettato scelte operate da altri, convinta che fossero la giusta soluzione. Ho preso consapevolezza di tutti i miei errori, delle frustrazioni subite, di quanta fiducia (mal riposta) ho donato. Sarebbe bello parlare con i bambini che eravamo e chieder loro, cosa ne pensano degli adulti che siamo diventati (J. Gabanhia)
Torta di pane pere e formaggi

Difficile ora portare avanti scelte non mie, accettare quotidianamente compromessi perché “è mio dovere”. Respiro e vivo solo part-time. E il  mio più grande sollievo è rifugiarmi nella mini-cucina del blog posticino. E sognare, pasticciare, cantare. E magari riciclare. Stasera tolgo dal frigorifero avanzi di una confezione di pane a cassetta, formaggi vari e due pere. Taglio a triangolo 8 fette di pan carrè e le uso per coprire la base di una tortiera da 24 cm e per i bordi dispongo i triangoli con la punta verso l’alto. Affetto sottilmente 2 pere (kaiser) e le dispongo sul pane, profumando con sale e pepe. Copro le pere con formaggi morbidi (taleggio – crescenza – gorgonzola) tagliati a pezzettini e alcune scaglie di grana. Ci starebbero bene anche pinoli e gherigli di noce sbriciolati ma sono allergica! Aggiungo qualche fiocchetto di burro qua e là e inforno a 200°C per 20 min. Con questa ricetta partecipo al contest Le ricette della carestia di I Pasticci di Luna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria “ricetta salata”

 e al contest Forno che passione“ de La Forchetta nel Brodo

venerdì 17 maggio 2013

PLUM CAKE PERE E ZENZERO

Cara amica mia, ti scrivo queste righe sperando di distrarti un po’. La tua caduta di qualche giorno fa si è rivelata più dolorosa del previsto e la tua forzata immobilità ti fa star male più delle sbucciature e dei lividi. Vorrei essere lì vicino a te, poterti aiutare nelle quotidiane incombenze; ti porterei giornali, riviste, libri per alleviare la noia delle lunghe giornate trascorse in casa; preparerei la cena per entrambe le nostre famiglie e mi affaccerei alla tua porta con i pentoloni fumanti; vorrei medicarti le ferite mentre ti racconto la mia giornata lavorativa; aggirarmi nella tua cucina e con la tua guida affettuosa preparare qualcosa di caldo per entrambe.
Plum cake pere e zenzero

Non posso regalarci tutto questo, troppi chilometri ci separano. Ma i miei pensieri sono lì, con te, anche mentre preparo questo plum cake e mi dico che ci starebbe proprio bene con la tisana cannella e zenzero che mi hai insegnato tu. Prendo una pera e la taglio a pezzetti piccolissimi, la mescolo a 20 gr di zucchero e a mezzo cucchiaino di zenzero e a uno di succo di limone. Mentre lascio che la frutta prenda sapore in una ciotola mescolo 100 gr di farina, 80 di zucchero, mezza bustina di lievito e 20 gr di cacao amaro. A parte preparo una miscela con 50 ml di olio, 1 yogurt al naturale da 125 gr e 1 uovo. Aiutandomi con un cucchiaio di legno unisco la parte liquida a quella secca e solo alla fine aggiungo la pera, facendola amalgamare bene all’impasto. Verso il composto in una teglia da plum cake e cuocio in forno a 180° per circa 25 minuti.
Il profumo si diffonde in tutta la mini-cucina, apro la finestra e spero che l’aroma giunga fino alle tue imposte. Ecco anche una rosa del mio giardino, bella come te.

Una rosa per te...

mercoledì 15 maggio 2013

SALMONE AGLI AGRUMI

Il mio grembiule blu
Entro nella mini cucina, indosso il mio grembiule blu, ampio e confortevole. Come a tante cose, apparentemente senza anima, ci sono visceralmente affezionata. Me lo ha regalato la mia mamma dopo un viaggio in Baviera e la scritta dice: “es ist so schon ein Musakant zu sein!” (tradotto: è così bello essere un musicista). Il motivo per cui una scritta del genere campeggi su un grembiule di cucina lo ignoro ma è un regalo, è blu, è avvolgente e mi protegge dagli schizzi insidiosi. Indossarlo è il mio rito, una innocente scaramanzia che allontana i pensieri cattivi, alleggerisce la stanchezza quotidiana, predispone alla concentrazione. Il lettore MP3 diffonde la mia musica preferita e inizio a cucinare.
Salmone agli Agrumi

Come al solito non  ho molto tempo ma come sempre voglio coccolare i miei amori con un piatto speciale, seppur velocissimo. Decido quindi di sorprenderli con questi filetti di salmone agli agrumi. Senza togliere loro la pelle, spennello i filetti con un po’ di olio e li cuocio in padella per 3 o 4 minuti a fuoco dolce. Aggiungo poi un cipollotto tagliato a rondelle sottili e la buccia grattugiata di un’arancia e di un limone. Come ultimo tocco ci vuole un cucchiaino di miele! Porto a cottura con il succo dell’arancia e del limone salando pochissimo. Ho servito con del riso thai preparato al volo grazie al mio cuociriso TW.
Gli “ooohhh……” di ammirazione si levano all’apparire dei piatti e io mi sento quasi in colpa per aver suscitato tanto entusiasmo per così poco tempo trascorso ai fornelli!
Con questa ricetta partecipo al contest di The Dreaming Seed  Happiness is Homemade”.



lunedì 13 maggio 2013

PLUM CAKE SALATO ALLE VERDURE

oggi è il gran giorno, il mio adorato con-sorte è sulla via del ritorno. Difficile concentrarsi sulle scartoffie di ufficio, molto complicato prestare orecchio alle richieste dei clienti e dei colleghi, quasi impossibile portare a termine una pratica in tempi ragionevoli. Il mio cervello perennemente sintonizzato sul mio amore, intento alla guida sulla A14, e la deve percorrere proprio tutta! Finalmente la giornata lavorativa è finita, finalmente timbro, finalmente mi avvio verso casa, finalmente posso sentire la sua voce e placare la mia ansia, la profonda nostalgia, lo struggente desiderio di tutto il suo essere.
Il viaggio sarà lungo e noioso, non mancano code e rallentamenti che prolungheranno la nostra attesa ben oltre l’orario di cena. So che arriverà stanco e provato, tanto da non avvertire nemmeno appetito. Conoscendolo avrà pranzato con un caffè al volo, forse un biscotto, niente di più. Non posso pensare di allestire una cena di tre portate a mezzanotte, anche se l’idea potrebbe essere intrigante, ma l’indomani ci aspetta il lavoro, una grande fatica.
Plum cake salato

Così decido di optare per un semplice plum cake alle verdure, che può essere gustato anche a temperatura ambiente, con un corroborante bicchiere di vino rosso o una più rilassante tisana al tiglio. Per prepararlo ho saltato in padella un piccolo pezzetto di salsiccia (15 cm circa) ridotto a bricioline con un goccio d’olio evo, ho aggiunto circa quattro cucchiai di verdure per minestrone spadellando per qualche minuto. Ho versato due cucchiai di vino bianco e lasciato sfumare, continuando la cottura per circa dieci minuti con un po’ di acqua. Ho messo pochissimo sale e profumato con un mix di erbe aromatiche. A parte ho mescolato 90 gr di yogurt al naturale, 1 uovo, 200 gr di farina bianca, due cucchiai di grana grattugiato e ½ bustina di lievito, sale e pepe. Ho aggiunto le verdure ormai intiepidite e tre cucchiai di olio evo. Ho mescolato il composto aggiungendo un po’ di latte per renderlo più morbido, l’ho versato in uno stampo da plum cake e infornato per 40 minuti a 180°C. Ma davvero la cena sarà la nostra priorità? Con.
Plum cake salato

domenica 12 maggio 2013

BUCATINI ASPARAGI PANCETTA E ZAFFERANO

Stasera decido di cimentarmi con una ricetta che ho trovato su IoDonna, settimanale del Corsera. Il mio consorte dice che questa rivista è la mia “Bibbia”, guai se l’edicolante dimentica di consegnarmela! Mi piace il profumo della carta patinata, apprezzo il tono delle interviste a personaggi famosi per motivi diversi dal gossip, gradisco le recensioni sulle nuove fragranze. Normalmente ignoro le pagine dedicate alla moda e al fashion, ma mi lascio incantare dagli articoli sulla cucina e sull’arredamento. Ecco quindi, direttamente dalla mini cucina del blog-posticino, i bucatini asparagi, pancetta e zafferano

Bucatini asparagi, pancetta e zafferano
Ho cotto in acqua salata 250 gr di asparagi e ho scolati usando un “ragno”. Nella stessa acqua ho sciolto due bustine di zafferano e ci ho lessato la pasta. A parte ho fatto imbiondire uno scalogno tritato con un po’ di olio evo, ho unito 50 gr di pancetta (la ricetta prevede quella affumicata ma noi preferiamo quella dolce) e gli asparagi tritati grossolanamente, lasciando intere le punte che danno un tocco di classe al piatto. Ho lasciato cuocere per pochi minuti, ho scolato i bucatini al dente e li ho spadellati nel sugo profumandoli con una bella grattata di provolone, pepe e prezzemolo. Per evitare che il condimento si asciughi troppo utilizzo un mestolo di acqua di cottura.
Questa ricetta la dedico ad alcune amiche blogger che in questi giorni hanno deciso di insignirmi di premi che per me sono veri e propri regali.
Premi nuovi e già ricevuti: tutti, in egual misura, apprezzati e gratificanti. Grazie, la vostra generosità è cosa rara.
Mix di Premi!

giovedì 9 maggio 2013

ORECCHIETTE RICOTTA E SALSICCIA


“Mamma, ho fame. . . .mammaaaaa….” Sarà il suo fisico adolescente in crescita costante, sarà la sua mente sempre in fermento, ma ultimamente il mio Tato ha lo stomaco di un dinosauro. È sempre stato alto ma adesso sembra che durante la notte invece che dormire si sottoponga all’allungamento di gambe, braccia e tronco. Ogni mattina sempre più alto, magro e…affamato! Fortunatamente non sgranocchia a tutte le ore, ma quando si siede a tavola non perdona. Dopo il riso bianco, retaggio dell’infanzia, qualunque piatto di pasta va bene, purché non contenga troppe verdure. Per cui per farlo contento stasera gli preparerò un bel primo:

Orecchiette Salsiccia & Ricotta
orecchiette ricotta e salsiccia. Rosolo la salsiccia in padella senza l’aggiunta di alcun condimento. Poi unisco abbondante ricotta lavorata a crema e profumata con sale e pepe. Condisco una dose abbondante di orecchiette con questo sugo, utilizzando un po’ di acqua di cottura per mantecare e mantenere la morbidezza. Una bella spolverata di grana (o pecorino) e via, subito in tavola!
Con questa ricetta, facile e velocissima, partecipo al contest di Simo LoveCooking.

lunedì 6 maggio 2013

BISCOTTINI INTEGRALI CON CIOCCOLATO

Biscottini integrali
Notte insonne. Impossibile respirare, ogni espediente risulta vano per cercare di liberare le narici. L'antistaminico ha già esaurito il suo effetto e sono appena scoccate le due del mattino. Il naso continua a colare, gli occhi prudono, gli starnuti non si contano più. Meno male che sono nel letto da sola, il con-sorte non è ancora tornato dal suo viaggio di lavoro e quindi non lo sveglierò con questo terribile attacco di rinite allergica. Provo a leggere, ma anche il libro soporifero che giace sul mio comodino da mesi non aiuta le mie palpebre a calare. Provo tecniche di rilassamento che però mi procurano un limitato sollievo e non riesco a riaddormentarmi. Ormai sono le quattro e ho deciso: mi alzo. Fuori buio e silenzio. Entro nella mini cucina e accendo solo la luce della cappa aspirante, non troppo accecante. Potrei prepararmi “il grog dello spiffero” secondo i dettami del Manuale di Nonna Papera, ottimo anche per il mal di gola: latte caldo e miele! Certo che anche un dolcetto non ci starebbe male, ormai è quasi mattina e il mio stomaco si sta svegliando! Bando agli indugi: il Tato dorme, la sua camera è la più lontana dalla cucina, cercherò di fare meno rumore possibile. Approfittando della farina integrale gentilmente offertami da Molino Chiavazza, preparo i biscotti integrali con gocce di cioccolato. In una ciotola mescolo 170 gr di farina integrale, 60 gr di zucchero di canna, 50 ml di olio, 1 uovo e 30 gr di cioccolato fondente tagliato a scagliette. Ho aggiunto una bustina di vanillina e un paio di cucchiaiate di latte per rendere l'impasto più malleabile. Con l'aiuto di due cucchiaini ho formato dei biscotti che ho adagiato  direttamente su una teglia ricoperta di carta da forno e li ho cotti a 180° per 12 minuti. Gli uccellini iniziano a cantare, tra poco sarà l'alba!
Biscottini integrali & cioccolato

domenica 5 maggio 2013

SPUMIGLIE

 
Spumiglie
Il tempo pare essersi fermato. I primi giorni dopo la tua partenza, amore mio, qui è tornato l’autunno. Senza di te il cielo si è oscurato, il sole ti ha seguito, lasciandoci orfani e tormentati dalla pioggia battente. Anche se adesso il sole campeggia nel cielo continuo a essere tormentata dall'insonnia. Non posso vivere senza di te, ho bisogno almeno del conforto della tua voce e le aziende telefoniche ringraziano sentitamente! Ci raccontiamo le nostre giornate, ci scambiamo opinioni e pensieri e contiamo i giorni che mancano al tuo rientro, alimentando sogni e desideri. Cerco di tenermi occupata: grandi pulizie a casa, turno del sabato in ufficio (tanto il Tato è a scuola!) e sperimentando ricette che non ho mai osato proporre. Oggi pomeriggio ho ritrovato la ricetta delle spumiglie di un blog fantastico che seguo sistematicamente: A Tutta Cucina. La versione originale era con la melagrana, io ho bluffato un po' e ho usato l'uvetta. Ho frullato per 5 minuti 1 albume con 50 gr di zucchero a velo alla massima velocità; poi ho unito 5 gr di maizena e ho continuato a sbattere. Ho suddiviso il composto in 6 formine per tartellette e sopra ci ho messo dell'uvetta. Ho cotto i dolcetti a 120° per 45 minuti e ho fatto raffreddare completamente nelle formine prima di metterle nel piatto da portata.


Spumiglie
Ammetto che la mia versione assomiglia solo vagamente all'originale però il sapore ha conquistato ugualmente il palato del nostro Tatone e comunque mi ha permesso di trascorrere un po' di tempo nella mini cucina senza farmi sentire troppo la tua lontananza. E adesso bando alla tristezza: tra qualche giorno sarai qui!


giovedì 2 maggio 2013

TORTA CACAO E CREMA PASTICCERA

Torta  cacao e crema pasticcera
Ormai potrebbe essere dichiarata legge della natura: ogni volta che il Tato deve disputare il suo torneo di tennis il cielo apre le sue cataratte e rovescia tonnellate d’acqua sulle nostre teste. Le gocce di pioggia cadono incessanti sul telone facendo da colonna sonora agli scambi degli atleti. Ci sediamo su panche scomode e rigide, infreddoliti ed emozionati, in attesa che il nostro eroe scenda in campo. Le qualificazioni vanno benissimo, ora iniziano le eliminatorie. Sappiamo che il Tato arrivato a questo punto si lascia prendere dall’emozione tanto da “non sentire più le gambe”, come ci ha candidamente confessato lui stesso. Stavolta passa il turno con una facilità sorprendente e ci sorride dall’altra parte del campo con un sorriso che illumina tutto il suo viso sudato. La seconda partita è un po’ più combattuta ma riesce comunque a vincerla; nella terza riesce a spuntarla con soli due punti di vantaggio. E’ in finale!

Torta cacao e crema pasticcera
Per la prima volta dall’inizio della sua avventura tennistica deve disputare una finale per il primo e secondo posto. E’ stanco e provato, così come il suo avversario. Non hanno mai giocato insieme, si studiano come due veterani del tennis, scambi lunghi e scontati, quasi avessero timore a scoprire le loro carte vincenti. Il Tato parte all’attacco ma è subito sotto di quattro punti. Pensiamo che ormai si sia lasciato demotivare e invece sorprende tutti (e se stesso) rimontando e pareggiando. Match point: chi si aggiudicherà la vittoria?
In ogni caso è già un trionfo per cui per festeggiare il nostro campione ci vuole una meravigliosa e golosissima torta! Per prima cosa ho preparato la crema pasticcera montando 1 uovo e 2 tuorli con 100 gr di zucchero a velo; ho aggiunto 50 gr di fecola e versato il tutto in ½ litro di latte portato a bollitura, lasciando sul fuoco per 3-4 minuti. Mentre la crema si raffreddava ho mescolato 350 gr di farina con 20 gr di cacao amaro, 150 gr di zucchero, ½ bustina di lievito e la vanillina. Ho aggiunto 100 gr di burro a tocchetti e 2 uova. Ho lavorato velocemente gli ingredienti fino ad ottenere un composto granuloso che ho versato per metà in uno stampo a cerniera ricoperto di carta forno. Su questa base ho spalmato la crema pasticcera e arricchito con 100 gr di gocce di cioccolato. Ho ricoperto con il restante impasto. Ho cotto la torta 180° per 30 minuti. 
 
Ci gustiamo questa bontà rivivendo le emozioni appena vissute, ascoltando la pioggia che ancora cade nonostante sia già primavera inoltrata. Il Tato è felice, noi orgogliosi del nostro “bambino” che ormai aspira solo al gradino più alto del podio!
Con questa ricetta partecipo al contest di Una Fetta di Paradiso “I love Pie”