TRADUTTORE

venerdì 28 giugno 2013

LA FROLLA DELLE VACANZE

Ho dimenticato la vanillina. E, incredibile, anche la cannella. Però ho farina, zucchero, uova. Troppo sole e acqua marina troppo fredda hanno provocato un bel febbrone all'amato con-sorte che stamattina se la sta prendendo comoda smaltendo il malessere nel letto a baldacchino.  Protetto dalla zanzariera, cullato dal frinire delle cicale, si abbandona beato al sonno riparatore di ogni malanno, carezzato dal profumo della torta che ha inaugurato il mio (nuovissimo) forno. Una semplice e piccola crostata, ottenuta impastando 250 gr di farina con 1 uovo, 100 gr di zucchero, 50 gr di olio, un pizzico di sale, mezza bustina di lievito e un goccio di latte. Per renderla più profumata mi sono arrampicata come una monella sull'albero davanti casa per raccogliere quell'arancia ostinata cresciuta su uno dei rami più alti. Ma la mia determinazione ha vinto: ecco una bella grattugiata di scorza ancora succosa. Il forno funziona a gas, non ha termostato né timer. Rimango in religiosa osservazione del mio dolce che lievita lentamente, affidandomi al mio olfatto anziché alla tecnologia come invece accade in Italia. Dopo nemmeno mezz'ora decido di spegnere tutto e lascio la mia tortina ancora un po' al caldo del forno chiuso. Poi apro guardinga, infilo uno stuzzicadenti che ne esce meravigliosamente asciutto!
La frolla delle vacanze
Evviva, sono tornata la bambina che si incantava davanti a quella bocca scura con denti azzurri e fiammanti che sprigionava aliti deliziosi di carni succulente e dolci fragranti. Quando sono stata abbastanza grande per usare il forno mia mamma cambiò la sua vecchia cucina economica con i nuovi elettrodomestici a incasso con forno – elettrico – incorporato. Fine di un mito, la leggenda del drago buono che con le sue fiamme cuoceva le lasagne domenicali si era trasformata in un prosaico utensile da cucina che innalzava esponenzialmente le bollette dell'enel. Ma ora sono qui, nella mia casetta in pietra, seduta davanti a un vecchio modello di cucina a gas – solo gas della bombola -  con un anacronistico pc sulle ginocchia, lasciando affiorare i miei ricordi di bambina sempre un po' malinconica, annusando l'alito del mio draghetto buono che cuoce una torta semplice ma preparata con gioia e soprattutto amore. Quando sarà tiepida la ricoprirò con marmellata di fichi, regalo della mia amica Dina. E stasera cosa mangiamo? Ma non vedete che sto già impastando la pizza?

martedì 25 giugno 2013

VACANZE

Il rumore della pioggia mi fa compagnia durante questa notte insonne. Nel tardo pomeriggio mi sono gustata un ottimo elliniko kafe, consapevole che ne avrei pagato nel conseguenze rimanendo sveglia fino a tardi. Non importa. Sdraiata nel letto, attraverso la zanzariera, studio il reticolo delle travi del tetto, scorgo un piccolo geco che spunta da un angolo che mi scruta per qualche istante e se ne va, forse disturbato dalla luce del mio pc. Il Tatone dorme nel suo letto; al mio fianco il respiro dell'amato con-sorte. Qui non c'è connessione internet, il mio portatile me ne mostra l'icona con un'immensa croce sopra; l'antenna satellitare ha deciso di smettere di funzionare proprio un attimo prima della partenza del Gran Premio del Canada; i giornali italiani arrivano solo nelle edicole della città più vicina, che dista un'ora e mezza di strada. Non mi sento sola né isolata. Stamattina abbiamo ricevuto la visita della nostra amica Dina, ci siamo goduti il sole del mattino seduti in giardino, bevendo caffè e raccontandoci reciprocamente le novità accadute alle nostre vite e i sogni che intendiamo realizzare. Amo il silenzio di questa valle, intervallato dal suono della piccola campana di legno, caratterizzato dal canto degli uccellini che annunciano l'alba e che gorgheggiano durante tutto il giorno, rotto dai miagolii della piccola colonia felina che reclama il rancio quotidiano, punteggiato dal belato delle caprette al pascolo. Sorrido alle ultime arance rimaste appese all'albero, impossibili da raggiungere a quell'altezza; mi commuovo per i nuovi frutti che già sono spuntati appena sono caduti i profumatissimi fiori bianchi. La vite mostra orgogliosa grappoli vigorosi, lucenti, sani. I fiori di melograno ingentiliscono il verde circostante; quelli gialli dei fichi d'india fanno dimenticare le spine insidiose. Le gocce continuano a cadere sul tetto, fili d'argento che mi collegano al cielo, acqua che disseta, pulisce, ricrea.
Calamari e horta
Usciti dalla taverna di Jorgo siamo tornati a casa solo con la luce delle stelle, poi il meltemi ha portato nuvole scure e grevi di pioggia. Risento nella bocca il sapore di quell'ottimo rozè che Jorgo tiene sempre in serbo per noi. In cucina stasera suo padre ha superato se stesso con un fritto di calamari accompagnato da una porzione di horta dal sapore paradisiaco. Il Tatone invece ha fatto onore alla tavola con un piatto di pastitsio accompagnato da patatine croccanti e profumate di erbe locali.
Pastitsio
Amo questi luoghi dal sapore antico, questa vita dal gusto lento, queste persone dal cuore grande. Continuo a fantasticare su quel piccolo Caffè, chiuso ormai da anni, che sembra volermi aspettare. L'insegna “ ΓΥΝΑΙΚΩΝ ΤΟΥ ΚΑΦΕ” è un invito?  O una promessa?

venerdì 7 giugno 2013

FRITTATA AL FORNO


Frittata al forno
Domani è il gran giorno. Si parte, finalmente. Sono sei mesi che aspettiamo questo momento, quasi due stagioni prima di poter tornare nella  nostra casetta in pietra che ci aspetta, immune alle intemperie, circondata dal verde e dai nostri gatti, protetta dalla gente del paese che ci vuole bene. Non vediamo l’ora di riabbracciare i nostri amici, di ritrovare i luoghi a noi così cari, immergerci nel verde delle montagne e nell’azzurro cristallino del mare. Il viaggio sarà lungo, ore di auto, poi la traversata, poi di nuovo chilometri di asfalto. Ma a noi basta essere seduti tutti e tre davanti, nel nostro adorato e capacissimo “furgoncin”, per sentirci già in vacanza. Anzi, già là, a casa. Per ridurre al minimo le soste (e le uscite) all’autogrill, preparo un pranzo da consumare lungo la via, quasi un vero e proprio pic-nic. Stavolta mi sono cimentata con la frittata al forno, leggera ma nutriente.
Fetta di frittata al forno

Ho tagliato a fettine 350 gr di zucchine e le ho fatte saltare in padella con un goccio d’olio. In una ciotola a parte ho sgusciato 5 uova, ho aggiunto mezzo bicchiere di latte, 80 gr di provola dolce tagliata a dadini e le zucchine ormai intiepidite. Ho profumato con sale, pepe e menta essiccata. Ho mescolato fino a farne un composto cremoso che ho versato in una teglia rivestita di carta forno; ho cosparso la superficie con pane grattugiato e cotto la frittata a 190° per circa 20-25 minuti, fino a doratura. Quando è si è intiepidita l’ho tagliata a spicchi, pronta per essere addentata! Dopo questo pranzetto ci avviamo verso il molo con le nostre carte d’imbarco in bella mostra, ufficiali gentili ci fanno salire a bordo, prendiamo possesso della nostra cabina. Domani saremo a casa, finalmente!
Con questa ricetta partecipo al contest di “Ricette Sbagliate” Pret a Manger

mercoledì 5 giugno 2013

TORTA INTEGRALE BANANE E CIOCCOLATO

Torta integrale banana e cioccolato

Stamattina mi sono svegliata già stanca, una tosse stizzosa non mi ha lasciato riposare e due occhi lucidi e circondati da uno scuro alone mi guardano mesti dallo specchio. Influenza “fantozziana” che colpisce solo durante i turni di riposo e che mi vedranno fresca e pimpante già domani, pronta per affrontare l’ufficio. Non riesco a imbastire un programma decente, solo il pensiero di qualunque lavoro mi lascia stremata; impossibile rifare letti, spolverare o stirare; improponibile entrare in cucina. Mi risveglio nella tarda mattinata con le due gatte appollaiate su di me, una sulle gambe, l’altra in grembo. Dopo un’ora di coccole alle due pelose decido di guardare vecchie fotografie e incappo in questa cartella intitolata “PRIMAVERA 2009”. I nostri volti, decisamente più giovani, mi sorridono dal ponte di Bassano del Grappa. E poi eccoci a Marostica. Ricordo che al termine di quella giornata emozionante abbiamo dormito in un delizioso B&B ad Asolo, piccolo ma molto accogliente. La mattina la titolare ci ha servito una colazione pantagruelica con dolci di tutti i tipi rigorosamente preparati da lei, succhi di frutta, tea e caffè della moka! Ci sembrava di essere nella cucina di un’amica che, mentre sorbivamo il caffè fumante, ci illustrava le bellezze del circondario.

Torta integrale banana e cioccolato
Mi sembra di sentire sul palato la morbidezza di quella torta dal sapore inconfondibile che aveva reso ancora più dolce il risveglio. Ricordo di aver insistito per ottenere la ricetta, la signora era restia a concedermela, salvo poi scoprire che era una rielaborazione della semplice e tradizionale torta allo jogurt, preparata usando il bicchierino come unità di misura. Nonostante le due linee di febbre che mi provocano qualche brivido mi butto fuori dalle coperte e inforco il mitico grembiule blu. Non vedo l’ora di gustare nuovamente quella torta integrale con banane e cioccolato. Verso un vasetto di jogurt da 125 gr intero  in una capace ciotola; usandolo come misurino peso due vasetti di farina 00 e uno di farina integrale Molino Chiavazza.

Aggiungo due vasetti di zucchero, due uova, mezzo vasetto di olio e una banana ben matura e tagliata a pezzettini. Trito circa 50 gr di cioccolato fondente e li aggiungo all’impasto aiutandomi con un po’ di latte per renderlo più morbido e malleabile. Per ultimo verso una bustina di lievito e mescolo uniformemente. Preparo una teglia ricoperta di carta forno e ci verso il composto che cuocio a 180° per 35 minuti. Non ho molta forza per decorare la torta con lo zucchero a velo che spargo sulla superficie come fosse sale, però il gusto mi ha riportato a quella breve vacanza, ricca di amore e luoghi incantevoli.

Con questa torta partecipo al contest di Vivi in Cucina “Risveglio al B&B”


lunedì 3 giugno 2013

STUDEL FRAGOLE E RICOTTA

Curiosando nel sito del da noi amatissimo Enrico Ruggeri ci accorgiamo che sabato pomeriggio sarebbe stato ospite alla manifestazione cremonese Le Corde dell'Anima. Tante le cose ancora da preparare in vista della prossima partenza per le vacanze, troppa la fatica per una settimana lavorativa intensa e demotivante. Impossibile però rinunciare all’occasione di sentire cantare dal vivo il nostro autore preferito, alla magia sprigionata dai suoi testi che sembrano scritti solo per noi. Il suo ultimo album è il sottofondo ideale mentre maciniamo chilometri per recarci nella città lombarda, ricca di stimoli intellettuali e musicali. Arriviamo giusto in tempo per trovare tre posti ancora liberi, ci gustiamo l’intervista e, ancora di più, le canzoni e la voce di Enrico accompagnato solo dal fido Fabrizio Palermo al pianoforte. Il tempo scorre troppo velocemente, troppo in fretta è giunto il momento di alzarsi e lasciar posto agli ospiti dell’appuntamento successivo. Girelliamo per le vie di questa cittadina ormai a noi cara, ne approfittiamo per una sosta nell’antica pasticceria Lanfranchi, recuperiamo il programma lirico per il prossimo autunno del teatro Ponchielli e torniamo a casa carichi di libri dopo un’incursione in tra gli scaffali di una nota casa editrice. Siamo stanchi ma felici per un pomeriggio che ci ha ritemprato l’anima, ricaricato di energie positive, coccolato con musica e parole.

Strudel di fragole e ricotta

 Dopo cena ci concediamo volentieri un bel pezzo di strudel di fragole e ricotta, preparato in mattinata grazie ai consigli della bravissima e ammiratissima Speedy di A Tutta Cucina. Ho mescolato con cura 160 gr di farina con 15 ml di olio, 5 ml di aceto bianco e 70ml di acqua; ho formato una palla che ho spennellato con un filo d'olio e l’ho fatta riposare a temperatura ambiente per 30 minuti. Nel frattempo ho rosolato in poco burro circa 250 gr di fragole tagliate a dadini, ho aggiunto 130 gr di zucchero e ho fatto cuocere per qualche minuto. Quando il composto è diventato tiepido ho versato 250 gr di ricotta e 90 gr di biscotti al cioccolato sbriciolati grossolanamente, amalgamando bene il tutto, fino a formare un composto omogeneo. Ho ripreso la pasta preparata prima e l’ho tirata sottile sottile sopra un foglio di carta forno, ci ho distribuito sopra la farcia di fragole e ricotta; ho arrotolato lo strudel grazie alla cartaforno e ho chiuso bene le estremità. Ho versato sopra un po’ di zucchero a velo e cotto in forno già caldo a 200° per 35 minuti. Ottima conclusione di una giornata all’insegna delle grandi emozioni. Con.
Fetta di strudel

sabato 1 giugno 2013

CHEESE CAKE DI RECUPERO

 
Cheese cake di recupero
Oggi ero di turno. Il venerdì pomeriggio, prima di uscire, i colleghi mi hanno chiesto un dolce da gustare insieme al caffè di metà mattina. All’inizio avevo pensato a dei biscotti; peccato però che mi sia dimenticata di mettere le uova nell’impasto, ottenendo un risultato piacevole alla vista, un po’ meno al palato. Non riesco a pensare di buttare tutto, e nemmeno di presentarmi a mani vuote domani. I biscotti hanno un buon sapore ma sono un po’ “stopposi”, forse avrei dovuto anche aumentare la dose di zucchero! Va bene, cambiamo strategia: cheese cake! Frullo quindi i biscotti (circa 220 gr) con un goccio di latte e con questo composto fodero il fondo di una teglia già coperta di carta forno. Metto la teglia in frigorifero mentre preparo la farcia. 
 
Fetta di cheese cake
Mescolo 250 gr di ricotta con 2 panetti di Philadelphia per ottenere una crema omogenea. Ho aggiunto 1 uovo e tre cucchiai di zucchero, la scorza grattugiata e il succo di un’arancia e circa 100 gr di cioccolato fondente tagliato a pezzetti. Ho spalmato uniformemente la crema sulla mia base di biscotti e ho cotto a 180° per 40 minuti circa. Ho fatto raffreddare tutta la notte e la mattina dopo….colazione per tutti!
Con questa ricetta partecipo al contest di Valy Cake AndIl cibo me lo porto in giro 

 e al contest di “Una fetta di Paradiso” I Love Cheesecake.