TRADUTTORE

mercoledì 31 ottobre 2012

SILENZIO

Seduti vicini sul divano, mano nella mano. Televisore spento, gingillo tecnologico abbandonato a se stesso. Un libro a testa sulle ginocchia, tu giochi con gli angoli delle pagine, io con i miei capelli. L’unico rumore è lo scoppiettio del fuoco nel camino e il  brontolio di fusa della nostra gatta, acciambellata sulla sua coperta.
Non ho bisogno di parlarti, tu senti i miei pensieri, il mio cuore, il mio bisogno di te. Alzo gli occhi dalla pagina, sei assorto nella lettura, ti sorrido senza che tu te ne accorga. La paura di perderti mi assale come una vertigine, il vuoto nero spalancato come fauci che già mi hanno divorato. Le parole si confondono, le righe diventano onde, i battiti del cuore irrazionali. Ti stringo più forte la mano, non posso farne a meno. “Sono qui” mi dici. E mi sorridi come solo tu sai, e mi accogli sotto la tua ala, unico rifugio dove trovo quiete e riposo.
Mi piace vederti sorridere, ti offro un biscotto preparato con tutto l’amore che ho per te.
Mix di biscotti
BISCOTTI CLASSICI: impasto 250 gr farina con 120 gr zucchero e 100 gr di burro morbido. Aggiungo 1 uovo intero e ½ bustina di lievito. Si forma un panetto che lascio riposare per almeno mezzora in frigorifero. Trascorso questo tempo stendo l’impasto e preparo i biscotti in forme diverse e li cuocio in forno a 170°C per 15 minuti. 
 “Il silenzio non è un’assenza, non è un vuoto; il silenzio ha una sua grammatica, una sua pienezza” – Aldo Grasso - La Lettura 28/10/2012.

lunedì 29 ottobre 2012

TOSCA


Torta di Zucca e Pere
Il teatro ci accoglie, piccolo ma di grande acustica. Una bomboniera di velluti bordeaux e di stucchi dorati e avorio. In questa occasione ci hanno assegnato un palco al secondo piano. Mi affaccio e rimango immediatamente rapita dalla magia che sempre sprigiona questo luogo: vedo il palcoscenico celato dalle pesanti tende, la buca dell’orchestra dove i musicisti accordano i lori strumenti, il pubblico lentamente si accomoda in platea. Alzo lo sguardo verso il grande lampadario illuminato, dagli altri palchi sporgono teste curiose. La piacevole sorpresa di scorgere tanti ragazzi giovani, quasi bambini, appassionati alla tragedia della cantante Floria. Cosa ne penserai tu, figlio mio? Rimarrai estasiato come lo scorso anno, la prima volta che vedevi un’opera? Ti appassionerai alle vicende di Tosca come ti sei entusiasmato a quelle di Rigoletto?
I tre atti terminano troppo velocemente, gli applausi scrosciano per minuti interi e noi, in piedi, ad acclamare un coinvolgente Cavaradossi.
Siamo usciti dal Teatro con calma, gustando gli ultimi echi di un emozionante pomeriggio, accarezzando poltrone e corrimani. Fuori era già buio, lentamente ci siamo inoltrati in una leggera foschia che ci ha accompagnato fino a casa.
Dopo tante suggestioni impensabile cucinare: nel blog-posticino ci siamo saziati con una tazza di latte e una fetta di torta con la zucca, omaggio della stagione e con la quale partecipo al contest di Staffetta in Cucina
Ho cotto 3 pere williams sbucciate e tagliate a spicchi con 50 gr di zucchero e una stecca di vaniglia. Ho sbattuto 2 tuorli con 100 gr di zucchero, poi ho incorporato 150 gr di farina, 1 bust di lievito e un pizzico di sale. Ho unito al composto 300 gr di polpa di zucca (lessata e passata), 1 cucchiaio di cannella e i due albumi montati a neve. Ho versato l’impasto in una teglia da 22 cm e l’ho ricoperta con le fettine di pere. Ho cotto in forno a 180° per 45 minuti e l’ho servita cosparsa di zucchero a velo.

Alla prossima recita, alla prossima emozione.

Il Teatro


giovedì 25 ottobre 2012

REGALO



Il nostro olio
Tornati dalle vacanze la vigilia di ferragosto l’abbiamo abbandonato in cantina, al buio e al fresco, luogo per lui più adatto. Non ci abbiamo più pensato, indaffarati a disfare i bagagli e a rimettere tutto in ordine, ingabbiati nella quotidianità, irrigiditi in schemi già assaggiati, quasi impauriti dalla novità.
Sono trascorsi settimane e poi mesi, chissà se nel frattempo era ancora lì? E se qualcuno ce l’avesse sottratto? L’abbiamo recuperato con fatica, vista la sua mole, e abbiamo cercato di renderlo più maneggevole.
Tutta la sua personalità, il suo profumo, il colore ambrato della sua pelle, si sono sprigionati appena l’abbiamo liberato dall’involucro che lo proteggeva. Guardarlo, annusarlo, toccarlo, assaggiarlo: abbiamo trascorso minuti interi in adorazione.

Dolmades

Ci ha portato indietro nel tempo e nello spazio. Le serate agostane trascorse sotto il pergolato ad ascoltare i grilli e a giocare con le lucciole. Le cene con gli amici sulla terrazza affacciata sul piccolo golfo, la luce della luna e delle nostre conversazioni.

Bamies
Robusto ma non aggressivo, corposo e quasi dolce, ecco il nostro olio, regalo consegnatoci il giorno della partenza a parziale consolazione della nostra tristezza per l’ennesimo distacco. La sera, nel blog-posticino, abbiamo cenato con tutto ciò che abbiamo portato da casa: dolmades, bamies e pane e olio, ovviamente!







mercoledì 24 ottobre 2012

ASCOLTARTI


Vellutata di zucchine

I sentimenti non hanno età, ignorano il calendario, eternamente giovani e desiderosi di vita. Una grande differenza di età è inaccettabile? È sintomo di immaturità di una delle due parti? È desiderio di compensazione per una figura mancante? Inutile cercare risposte quando la voglia di ascoltare le sue storie è più prepotente di ogni altro dovere. I suoi racconti, a volte confusi e ripetitivi, portano indietro nel tempo, proiettano immagini seppiate di mezzo secolo fa. La sua dedizione al partner, ai figli, la sua energia profusa affinché ciascuno di loro trovasse la loro strada. I suoi viaggi, la sua fede, il suo desiderio di essere ancora piacente. La sua solitudine. Solitudine e amarezza che cerca di allontanare tornando spesso a trovarmi nel blog-posticino. In questa fredda giornata di inizio autunno le ho offerto una confortevole vellutata di zucchine: ho rosolato una cipolla affettata con olio evo, ho unito due cucchiai di farina e qualche zucchina grattugiata. Ho aggiunto del buon brodo caldo e ho aggiustato di sale. Ho cotto per una decina di minuti e poi ho frullato il tutto. Dopo aver distribuito la vellutata nei piatti l’ho condita con qualche cubetto di gorgonzola dolce e profumata con semi di pepe rosa.
Con questa ricetta partecipo al contest "Le Maghe delle Spezie" di Monica nella sezione Ricette Salate.
Non voleva andarsene e mettere fine a una serata piacevole e trascorsa tra chiacchiere e carezze. Mille scuse per l’orario, per i discorsi che teme sempre siano inadeguati, per i consigli che sempre elargisce e di cui poi si pente.
Sto parlando di un amore? No, di un’amicizia con una donna tenera e attempata, piena di acciacchi e di fantasia, ricca di parole e di sorrisi. Torna presto amica mia, hai ancora tanto da raccontare. Con.

lunedì 22 ottobre 2012

CONTEST'S CORNER

"Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione”
James Russell Lowell
Alla fine ho ceduto. Non avrei voluto cambiare opinione ma ho dovuto. Non per onorare la mia intelligenza ma per rispetto del mio blog-posticino. Ho capito e l’ho fatto: ho creato una pagina “Contest's corner”.
Commenti, giustificazioni, scuse appaiono inutili. Lo spirito del mio Caffè non muta, i profumi che vi aleggiano sono i medesimi, l’aria che si respira è sempre pregna di serenità.
Con.

venerdì 19 ottobre 2012

PREMIO


Difficile tenere fede ai propri sogni. Facile abbandonarli per cedere ai doveri. Mascherare la pigrizia e raccontarsi la favola delle esigenze improcrastinabili. Piangersi addosso per non combattere più.

Biscotti al Miele
Poi invece capita. Ti lasci convincere e si viene premiati, lo scetticismo lascia il posto ad un sorriso, l’amarezza viene cancellata da un cucchiaino di miele. Come quello che profuma i miei biscotti: ho messo 200 gr di farina in una capiente ciotola, 2 cucchiai di miele e 3 di olio. Ho aggiunto 1 uovo e 1 cucchiaino di lievito. Ho unito una manciata di gocce di cioccolato e amalgamato bene. Ho lavorato l’impasto con le mani e ho dato forme di tante palline leggermente schiacciate. Ho disposto i biscotti su una teglia ricoperta di carta forno e li ho cotti a 170° per 15 minuti. 
A volte basta poco per essere felici. Magari un mazzo di fiori inaspettato, un bacio malandrino, una mail di amici lontani. Magari una follower in più. Con.

giovedì 18 ottobre 2012

MAIS



Torta pere e cioccolato alle due farine
Evidentemente annoiato da tante nubi, tutte grigie, il sole è tornato prepotentemente a fare capolino. E con lui tutti gli insetti verdi e ronzanti che trovano rifugio tra le alte chiome del mais. Respiriamo umidità e polenta. I vetri sono rigati dalla pioggia dei giorni scorsi e dalla condensa interna, ricami imperfetti e irritanti. In onore al mais, ecco una fetta di torta alle due farine: ho sbucciato 4  pere e ne ho tagliato 3 a dadini e la quarta a spicchietti. Ho lavorato 200 gr di farina bianca e 100 gr di farina gialla con 100 gr di zucchero, 1 uovo e 200 gr di burro sciolto. Ho aggiunto le pere tagliate a dadini e 100 gr di gocce di cioccolato, unendo 2 o 3 cucchiai di latte fino a ottenere un composto sufficientemente morbido. Ho unito mezza bustina di lievito e ho mescolato bene. Ho versato il composto in una teglia da 22 cm, ho distribuito sulla superficie gli spicchietti di pera e cotto in forno per 45 minuti a 200°. Per completare ecco una spolverata di zucchero a velo. Guardo i fiori secchi nel vaso, il vassoio con le tazze pronte a ricevere il caffè che lentamente sta salendo e inonda con il suo aroma tutto il blog-posticino. Sta ricominciando a piovere: è ora di accendere il camino.
Fetta pere e cioccolato alle due farine
 

martedì 16 ottobre 2012

PAROLE

Con le parole si può descrivere ma anche dipingere, esprimere ma anche far commuovere, chiacchierare ma anche ferire. A volte non comprendiamo il tutto il loro potere: messe l’una dopo l’altra possono esprimere un semplice concetto o pensieri profondi, possono svanire in un istante o rimanere impressi per sempre nella nostra mente. Libri ricchi di immagini dipinte con le parole aprono scenari meravigliosi: sembrano facilmente realizzabili nella realtà, impossibili da replicare. Le parole sono semi che trovano vita sul giusto terreno o che inaridiscono nel deserto di cervelli vuoti e inutili. Seminare, parlare, condividere: non sempre è facile, spesso è sfiancante, a volte deludente.

Lasagna vegetariana

Lacrime di tristezza vengono lavate via da un inaspettato invito a pranzo, un semplice panino per condividere un nuovo impegno, una nuova voglia di ripartire, di curare e far crescere quei semi piantati e che ancora verranno.
Fetta di lasagna vegetariana
La sera, per festeggiare, nel blog-posticino veniva servita una lasagna vegetariana, preparata alternando strati di pasta fresca all’uovo, verdure saltate in padella (cipollotto, carote, zucchine e peperone) insaporite con sale, pepe e abbondante basilico, mozzarella tagliata a dadini e crema di ricotta diluita con latte e profumata con chiodi di garofano in polvere e cannella.
La cottura in forno a 200° per mezz’ora ha scaldato gli animi e fatto attecchire una nuova consapevolezza: anche un emozionante silenzio contiene parole. Con.

lunedì 15 ottobre 2012

CANNELLA E CIOCCOLATO

Cannella e Cioccolato
Oggi è il tuo compleanno amore mio. A ogni ricorrenza rivivo la tua nascita: le contrazioni notturne, il silenzio mattutino, la perdita delle acque. E poi la corsa all’ospedale e la tua fretta di nascere. Hai spalancato i tuoi grandi occhi neri su di me e sul mondo, già desideroso di vegliare su questa mamma inquieta. Non sei più un bambino ma non sei ancora uomo. Cammini su quella tortuosa strada di mezzo che niente e nessuno riesce a rendere più facile. Per festeggiare questa epifania ho preparato le tue torte preferite e proprio con una di queste mi hai convinto a partecipare a un contest. Ti ho spiegato che lo spirito del blog-posticino è lontano da gare culinarie, spazi pubblicitari e collaborazioni, ma le tue argomentazioni sono state veramente efficaci. Per cui ho scelto il contest “Dolcemente privi di…” del blog Amici Allergici.
http://amiciallergici.blogspot.it/2012/09/ciao-tutti-oggi-do-il-via-al-mio-primo.html
La torta cannella e cioccolato è priva di farina ma ricca di calorie, profumo e amore. Preparo tre ciotole: nella prima sciolgo dolcemente 200 gr di cioccolato fondente con 100 gr di burro; nella seconda monto 4 tuorli con 2 cucchiai di zucchero e 1 cucchiaino di cannella in polvere. Nella terza monto a neve fermissima i 4 albumi con 3 cucchiai di zucchero. Alla fine unisco i tre composti, lasciando per ultimo gli albumi, mescolando dolcemente. Quando avrò ottenuto una densa crema color cioccolato la verso in una teglia con cerniera da 26 cm rivestita di carta forno e la cuocio 20 minuti a 180°. Lascio raffreddare la torta e la capovolgo su un piatto da portata, cospargendola di zucchero a velo. Buon compleanno figlio mio.
Fetta di Cannella e Cioccolato


giovedì 11 ottobre 2012

INESTIMABILE REALTA'

A volte una giornata piovosa e malaticcia porta comunque con sé una dose di bellezza, di buonumore, di gioia: un abbraccio senza fine; programmare una gita fuori porta; rivedere il film “Chocolat”,  che tanto ha ispirato il blog-posticino; una fetta di torta preparata con le ultime pesche di stagione.
Morbidosa alle Pesche
Ho sbattuto 150 gr di zucchero con 3 uovo; ho aggiunto 150 gr di burro morbido e ho amalgamato bene. Ho aggiunto 300 gr di farina e mezzo bicchiere di latte, mescolando lentamente per ottenere un composto cremoso. Ho unito il lievito setacciato, 250 gr di pesche a pezzetti e una manciata di uvetta sultanina. Ho versato tutto in una tortiera ricoperta di carta forno. Ho decorato con fettine di pesca e ho cotto in forno a 180° per 50 minuti.
“Le cose che davvero contano – nell’arte e nella vita – sono meravigliosamente inestimabili” (V. Trione – La Lettura 30/9/12). Con un po’ di pazienza, con una dose extra di perseveranza e con un pizzico di fortuna ecco il corso che tanto desideravamo: nel comune limitrofo, ad un orario compatibile con i nostri impegni e ad un prezzo consono al nostro bilancio. Con.

martedì 9 ottobre 2012

ARGINI DEL CUORE

Come è difficile, a volte, lasciar parlare il cuore, rompere gli argini che costruiamo per timidezza, per dovere, per difesa. “Per potersi realizzare i desideri devono avere un colore. Confessare, anche a se stessi, i propri desideri – quelli veri – è pericoloso. Se sono realizzabili, e spesso lo sono, dichiararli ti mette di fronte alla paura di provarci. E dunque alla tua vigliaccheria. Allora preferisci non pensarci, o pensare che hai desideri impossibili, e che è da adulti non pensare alle cose impossibili” (G. Carofiglio – Ragionevoli Dubbi). Nel blog-posticino spero che tutti si sentano liberi di esprimere il loro animo, non ci sono né giudizi né pregiudizi. Ognuno di noi porta una gemma  dentro di sé che può diventare ancora più preziosa se condivisa. Un colore per ogni desiderio: giallo come lo zafferano, per l’amicizia; blu come il mare, per l’amore; beige come lo sfondo del blog-posticino, per la realizzazione dei desideri più nascosti.
Pollo alla soia con verdure croccanti
E per scongiurare la paura ecco per un piatto colorato, che renda i cuori impavidi ma non ottenebri la mente con i postumi della digestione. Gustatevi quindi il mio pollo alla soia con verdure croccanti. Ho tagliato dei petti di pollo a bocconcini, li ho infarinati con farina di grano duro e li ho saltati in padella con poco olio. Dopo averli rosolati ho fatto sfumare con un po’ di salsa di soia e ho terminato la cottura, aggiungendo all’occorrenza dell’acqua. Ho servito il piatto con verdurine croccanti (cipollotto, carote e zucchine) insaporite con dadini di prosciutto cotto.
Insieme al caffè ecco il modulo di iscrizione alla nuova palestra, al corso di lingue, a quello di cucina o di scrittura creativa. Dov’è il coraggio di compilarlo e, soprattutto, spedirlo? Dov’è il tempo da ritagliare per noi e che verrà sottratto ad altri? Dov’è il denaro che ridurrà divertimenti e/o acquisti improcrastinabili?

mercoledì 3 ottobre 2012

PERCHE'

Succedono eventi e situazioni; si esprimono opinioni e sentimenti; viviamo e, a volte, sopravviviamo. Persone entrano nella nostra realtà, condividono con noi un pezzo di vita eppure scompaiono senza lasciare traccia; altre rimangono per sempre anche se le abbiamo incrociate solo per pochi attimi. Perché un’amica si allontana senza che noi ne comprendiamo il motivo? Perché un amore ci abbandona pur affermando di amarci?  Perché lasciamo che tutto questo accada? È giusto lottare per ottenere quello che vogliamo o è meglio rispettare il desiderio altrui e non cercarli più? Difficile accettare una separazione, lo strappo è doloroso, urticante, continuamente sanguinante. Forse la grandezza di un sentimento è ugualmente proporzionale alla generosità. “Adesso so che non esistono cose che non vanno. Le cose tutte, anche quelle che si tengono in pugno, vanno come devono andare, il problema è imparare ad aprire le mani.” (G. Carcasi – Tutto Torna). Non dipingere il cuore di nero, non paludarlo di tristezza e di rancore. Forse la vita ci riserverà un’altra occasione, un riavvicinamento, un evento insperato. A qualcuno capita. Con.

lunedì 1 ottobre 2012

PIOGGIA

Ore che scorrono lente come la pioggia che scende. Lancette di un orologio fermo da secoli scandiscono gli istanti di questa giornata interminabile. I primi freddi scatenano esseri invisibili che attaccano sistemi immunitari, vetusti e immaturi.
Pochi i passanti rimasti incolumi, si rifugiano infreddoliti nel blog-posticino. Oggi per pranzo servo branzino al forno con verdure. Un pasto completo, sano e leggero, ricco di omega tre.  
Branzini al cartoccio
Ho pulito i branzini dalle viscere, li ho lavati e fatti scolare bene. Li ho salati e profumati con salvia e rosmarino. Nella pancia ho messo due fettine di limone non trattato. Nel cartoccio ho messo zucchine tagliate a rondelle e qualche pomodorino a metà. Un giro d’olio e una spolverata di alloro, ho chiuso il cartoccio e ho infornato a 200° per 25 minuti.
Pulsa il cursore su questo video, pulsa il cuore dentro il petto, siamo vivi. Movimenti lenti per elaborare idee, realizzare progetti, condurre la vita. Desideri frenetici altrui portano distrazioni, cattiverie, invidie. Ci consolano piccoli piaceri, piccoli riconoscimenti, grandi sorrisi. I regali per l’anima non costano nulla ma il loro valore è inestimabile.  Con.