TRADUTTORE

venerdì 29 novembre 2013

LIQUORE AL CAFFE'

Liquore al caffè
Il Tatone desidera sempre preparare i regali di Natale personalizzati per nonni e zii. Negli anni della scuola materna abbiamo consumato quintali di pongo per creare oggettini a tema. Alle elementari è stato colto dal fuoco sacro della cucina per cui sali e olii aromatici a iosa. E al liceo? Ci siamo dati all’alcool!!! Abbiamo recuperato la vecchia agenda della nonna, dove lei ripone ricette di tutti i tipi e colori, ritagliate da riviste di cucina e di gossip. Di tutte le forme e dimensioni, incollate alla bell’e meglio un po’ con lo scotch, un po’ con la colla, hanno reso quell’agenda un’enorme quaderno rigonfio, con foglietti e bigliettini che scappano da ogni pagina. 

agenda della nonna

Trovare la sezione “liquori” non è stato semplice. Per analogia l’abbiamo cercata dopo la voce “marmellate e conserve” ma abbiamo miseramente fallito. Perché? La nonna, avendo qualche pagina ancora libera tra i contorni, ha infilato i suoi appunti lì in mezzo. Facile e intuitivo, no? Ma la nonna è famosa per le sue catalogazioni. Dove pensate che si trovi il numero di telefono di sua cognata Piera? Sotto la zeta. Di zia! (ovviamente sua cognata è mia zia!).
 Tra le varie proposte che l’agenda della nonna ha offerto ne abbiamo scelta una semplice e già sperimentata: il liquore al caffè. Le dosi sono le seguenti: 2,5 etti di alcool – 4 etti di zucchero – 7 tazze di caffè molto ristretto. Dopo aver fatto il caffè metterlo in una zuppiera e aggiungere lo zucchero, girando per farlo sciogliere.


Quando sarà freddo aggiungere l’alcool. Mescolare bene e mettere in bottiglia.


Con questa idea partecipiamo (il plurale è d’obbligo!) al contest di Cucina Verde Dolce e Salata “E tu? Cosa metti sotto l’albero?”





martedì 26 novembre 2013

GATEAU DI PATATE

Stanca. Mortalmente stanca. E non riesco a stare ferma mai. Zampetto come una forsennata tra lavoro, casa, palestra, blog. Il giorno di riposo mi vede saettare da una stanza all’altra per far brillare la nostra casetta trascurata da una settimana di orari lavorativi impossibili. Il divano mi accoglie benevolo a fine giornata, accompagnandomi al sonno appena poso le terga sui cuscini. Ultimamente anche le poltrone del cinema riescono in questo intento: sarà colpa delle pellicole soporifere o della troppa fatica accumulata?
Gateau di patate
Ieri sera la mia mamma ci ha invitato a cena così, appena terminato il turno serale, ho raggiunto i miei tesori che già mi stavano aspettando lì. Mi ha accolto un tepore profumato di cucina e amore, talmente intenso da farmi spuntare le lacrime agli occhi. La mia mamma ha preparato uno dei miei piatti preferiti: il gateau di patate o gattò, come scrive lei nel suo ricettario. Ha lessato 1,2 kg di patate e le ha schiacciate. Ha aggiunto 60 gr di burro, 50 gr di grana grattugiato e 25 gr di pecorino, anch’esso grattugiato. Ha tagliato a listarelle  100 gr di prosciutto crudo e le ha unite alla purea di patate con 2 cucchiai di latte e 2 cucchiai di prezzemolo tritato. Ha poi aggiunto 3 uova, preventivamente sbattute,  e ha regolato di sale e pepe. Ha coperta una teglia con della carta forno, ci ha versato metà del composto, livellandolo bene. Ha coperto la superficie con 100 gr di mozzarella di bufala tagliata a dadini e asciugata su carta assorbente e 100 gr di scamorza affumicata tagliata a dadini. Infine ha versato il composto di patate avanzato e ha cotto in forno a 200° per 35-40 minuti.

Gateau di patate
Dedico questa ricetta al blog Cucina e Cantina che ne propone una versione decisamente più light. Ma questa è la ricetta originale della mia mamma e come tale…è la migliore!

domenica 24 novembre 2013

TORTA CIOCORICOTTA

Non dirò bugie e non indorerò i miei ricordi perché nel web si usa così. Durante la mia infanzia la domenica era il giorno peggiore della settimana. Dopo la Santa Messa, appuntamento immancabile pena il fuoco eterno, ecco il pranzo domenicale, a casa nostra o da questo o quel parente, rigorosamente a base di carne. Coniglio in umido, nella migliore delle ipotesi, o, ahimè, fagiano alla cacciatora. E da qui la mia idiosincrasia per la carne, in special modo la selvaggina! Nel pomeriggio l’emicrania mi faceva puntualmente visita, causata forse da una digestione faticosa al pensiero del povero coniglietto che veniva maciullato dal mio stomaco.
Torta Cioccoricotta
Preferivo di gran lunga i pasti settimanali a base di semplici minestre o risotti, tanta verdura e poca carne.
Mi rifacevo con i dolci, non mancavano mai al desco domenicale. Alcune zie erano decisamente cuoche migliori di altre: ricordo la torta alle noci e amaretti, odiata a causa della mia allergia, la torta dell'amicizia della nonna P., e la “torta biscotto” chiamata così perché la zia in questione aveva la mania di stracuocerla fino a rendere la frolla biscottata. Tra le mie preferite c’era (e c’è) la ciocoricotta della zia N. (in realtà era cugina di mia mamma ma fin da piccola l’ho sempre chiamata zia…ma questa è un’altra storia). L’ingrediente preferito della zia N. era la ricotta per cui ogni suo dolce era arricchito da questo ingrediente. Preparava una frolla tradizionale con 250 gr di farina, 120 gr di burro, 120 gr di zucchero e 2 uova. Metteva l’impasto in frigorifero a riposare per almeno mezz’ora. Nel frattempo preparava la farcitura con 250 gr di ricotta, 1 uovo, 4 cucchiai di zucchero e 4 di cacao amaro. Dopo aver steso la frolla nella teglia imburrata e infarinata (adesso si usa la carta forno!) la riempiva con la farcia preparata e cuoceva in forno a 170° per 30 minuti. A me piace servirla così: con le scorzette di arancia candite.

Fetta di torta cioccoricotta
Con questa ricetta partecipo al contest de Le Cosine BuoneI dolci della domenica
 

giovedì 21 novembre 2013

BABBUCCE ALL'UNCINETTO

Immettibili. Obbligatorio catalogarle così: lana logorata dall’uso e dai continui lavaggi, bianco smarrito nonostante i ripetuti ammolli con prodotti specifici, buchi che sempre più spesso sia aprono nella trama. Eppure ci sono affezionata, e tanto. Questo è l’ultimo paio di calzini di lana confezionati per me da mia suocera. Caldi e teneri, di lana bianca e rosa, perfetti per i miei piedi nonostante non abbia mai avuto bisogno di misurarmeli. E’ venuto il momento di riporli nel cassetto dei ricordi se non voglio sfibrarli completamente.
Babbucce azzurre
 I calzini di spugna non sono altrettanto caldi, a quelli di lana manca il tocco artigianale che mi avvolge le estremità con tenerezza. Tra la miriade di siti e blog che insegnano come realizzare pedalini ai ferri e all’uncinetto scelgo Creare per Hobby che gentilmente mi ha inviato il tutorial per tricottare le mie prime “babbuccette”. Non sono riuscita ad aspettare il giorno di mercato, ho utilizzato due gomitoli che avevo già in casa. Forse avrei dovuto usarla doppia ma…se non mi fosse bastata la lana? In fondo la consistenza è quella giusta, il mio obiettivo era realizzare quasi delle calzine da poter infilare comunque nei birken. Ecco perché non ho applicato fiori tridimensionali! Ma la soddisfazione è stata tale che mi cimenterò con altre versioni e… anche con altri progetti!

Babbuccette

http://creareperhobby.blogspot.it/

lunedì 18 novembre 2013

“I PIACERI DELLA CARNE”: PDF ON LINE!

Limitate. Le mie conoscenze informatiche sono sempre sotto il livello della sufficienza. Il desiderio di condividere il PDF contenente le ricette del primo contest “I Piaceri della Carne” è stato la leva che ha alzato il mio standard. Ho chiesto, letto, studiato. Alla fine è stato più semplice del previsto. Grazie anche all’aiuto del Tatone cliccando qui troverete il file che raccoglie le 40 proposte delle blogger che hanno partecipato. E in ogni momento vi potrete accedere semplicemente cliccando sul banner in home page.



Una piccola conquista che ha il sapore di una grande vittoria. Sono molto grata a tutte le persone che, molto generosamente, condividono sul web la loro preparazione, mettendola a disposizione di chi, come me,  ne è carente.

In anticipo sul Natale, un modesto cadeau per chi ne fosse interessato. Con. 

domenica 17 novembre 2013

TOMINI RIPIENI

Tomini ripieni
Complice l’ultima giornata di sole di questo autunno stranamente mite, il con-sorte mi regala una gita nella campagna romagnola. Sa quanto ami bearmi della natura, delle terre ordinatamente coltivate, dei morbidi profili di queste colline. Ma soprattutto sa quanto mi appaghi passeggiare mano nella mano, godendo della sua voce e del suo sapere, illuminandomi per gli scorci che amorevolmente mi segnala. In queste occasioni divento la bambina felice  che non sono mai stata, scatto centinaia di foto, tutte uguali eppure diverse, non mi stanco di camminare, salire e scendere, curiosare e annusare.
Via degli Asini
Esterno Via degli Asini
La nostra meta è Brisighella, piccolo borgo medievale nella valle del Lamone. I miei occhi si riempiono di stupore nel percorrere l’antica Via degli Asini, antico baluardo difensivo e ora sede di alloggi. Le mie gambe si lamenteranno domani ma ora percorrono agilmente i numerosi gradini che portano alla Rocca, edificio militare tra Medioevo e Rinascimento, e poi alla Torre dell’Orologio.
Torre dell'Orologio

La Torre
Ricchissimo l’artigianato locale, golosi i prodotti di questa terra generosa. Rientriamo solo nel tardo pomeriggio, soddisfatti e paghi di una giornata trascorsa in serenità, scaldati dal sole e dai colori autunnali. Non abbiamo molto appetito per cui ci accontentiamo di tre semplici tomini ripieni. Tagliare in due i tomini, farcirli con una fetta di ottimo speck e uno spicchio di pera. Salare, pepare e un giro veloce sotto il grill li renderà ghiotti e stuzzicanti. Con.

Tomini ripieni






giovedì 14 novembre 2013

TORTA AL CAFFE'

Torta al caffè
“Ti va di organizzare un party culinario a casa tua?”. La telefonata giunge inaspettata dalla mia zietta preferita. E’ pensionata da qualche anno ma è una donna ancora piacente, con mille interessi e un giro di amicizie invidiabile. Iscritta all’Università della Terza Età, partecipa ai loro viaggi in Italia e all'estero, portando a casa souvenir improbabili per tutti. È un vulcano, ma in eruzione solo quando è fuori di casa. Quando rientra viene spenta dall’eterno malumore del marito. Che è anche mio zio, lo so, ma è pur sempre una barba. “L’uomo che vive perennemente in tuta” è il tipico pensionato che attende l’apertura dei supermercati, della banca, dello studio medico, per essere sempre il primo. Per fare presto, chissà perché. L’unico figlio è beatamente accasato, non ha nipoti da accudire e non si occupa di volontariato.  L’unica sua incombenza casalinga è condire l’insalata. Ah già, dimenticavo l’orto: un francobollo di terra al momento messo a riposo dopo le fatiche estive.
L’adorata zietta per intrattenere le sue relazioni sociali è costretta a frequentare corsi di cucito e di cucina ma invitare le sue amiche a casa per lei è impensabile. Così, ogni tanto, mi chiede di organizzare qui da me uno di quei Party Culinari TW che tanto le piacciono: un gruppo eterogeneo di donne che chiacchierano, pasticciano con gli attrezzini messi a disposizione dalla consulente, si concedono qualche golosità in più. Potevo dirle di no? 
Torta al caffè
Così, nonostante i miei mille impegni di lavoro/famiglia/blog/palestra, cucina e bricolage, ho acconsentito a organizzare il party con le sue amiche e per l’occasione ho preparato una torta al caffè. Ho scaldato 120 ml di acqua nella quale ho sciolto 30 gr di cacao e 2 cucchiaini di caffè istantaneo. A parte ho mescolato 150 gr di farina, 1 cucchiaino di lievito e un po’ di cannella. Ho aggiunto 150 gr di zucchero e 100 ml di olio, 1 uovo; infine ho versato la miscela di caffè e 50 gr di gocce di cioccolato, amalgamando bene il tutto. Ho versato il composto in uno stampo a ciambella e ho cotto in forno per 45 minuti a 180°. Quando la torta è stata fredda l’ho cosparsa di zucchero a velo.
Torta al caffè

Con questa ricetta partecipo al contest “Tutti i sapori del caffè” di  Cinzia ai Fornelli  e di Elena di Zibaldone Culinario (sezione dolci)

e al contest “Fantasia di caffè” di Quinto Senso Gusto

 


lunedì 11 novembre 2013

VINCITORI CONTEST



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Non volevo interporre troppo tempo tra la fine del contest e la proclamazione dei vincitori. Sapevo sarebbe stato difficile ma non immaginavo tanto. Quali criteri privilegiare? Ingredienti? Preparazione? Presentazione fotografica? Dopo serate trascorse a discutere animatamente abbiamo deciso per votazioni separate. Ognuno di noi tre (il Tatone, il con-sorte e la sottoscritta) avrebbe dato un voto per ogni ricetta, scrivendolo su un foglio personale, per non inficiare il giudizio degli altri due giudici. Alla fine è bastata una semplice somma algebrica per decretare il vincitore.
Con il massimo dei voti si aggiudica il primo premio la ricetta nr. 33 UCCELLETTI SCAPPATI di Mamma Luci
La prima menzione d’onore è meritata dagli INVOLTINI DI POLLO AL CONTRARIO di Provolina in Cucina
E la seconda viene assegnata ai BOCCONCINI DI MAIALE CON PATATE ALLA PAPRIKA di Ghiotto di Salute
Il primo premio è questo libro, acquistato personalmente ed appositamente (e anche un po’ ironicamente): Il Cucchiaio Verde – la bibbia della cucina vegetariana.

Primo premio

Le blogger che si sono meritate le due menzioni d’onore riceveranno invece queste presine da cucina che ho confezionato all’uncinetto per l’occasione.

Menzione d'onore

Ho lasciato un breve commento alle vincitrici sul loro blog. Chiedo loro comunque di contattarmi privatamente via mail per concordare la spedizione dei premi.

Premi

Ringrazio ancora tutte le partecipanti, avete fatto di me una donna felice. Grazie.








mercoledì 6 novembre 2013

SAPONETTE DECORATE

Saponette decorate
Natale. Ormai è alle porte. Come da tradizione consumistica vuole, dopo Halloween ogni esercizio commerciale, dall’ipermercato alla drogheria sotto casa si vestono di rosso/oro/pungitopo. Ma anche la mia testa sta già elaborando strategie natalizie che consistono in elenchi di regali e pensierini per persone care. Piccole cose, per lo più preparate da me o con l’aiuto della mia mamma, ma pensate e dedicate con cura e amore. Anche i miei colleghi fanno parte della lista. So che spesso loro mi trovano inflessibile/insopportabile/inutile ma il mio affetto non scema e ogni vigilia di Natale ho in serbo per loro una sorpresa. L’anno scorso ho preparato loro dei biscottini. Non posso svelare in anteprima l’edizione 2013 ma con piacere presento quella di due anni fa: saponette decorate. 
Ho acquistato delle semplici saponette profumate (al mercato locale ne ho trovate a 50 centesimi l’una, profumatissime!) e le ho decorate con un semplice decoupage con i tovaglioli di carta. Per terminare la decorazione ho utilizzato un nastrino di raso fermato con spilli e pailettes.

Con questo progetto DIY partecipo al contest di Farine Fiori e Fili – categoria Do It Yourself.






 

venerdì 1 novembre 2013

CHIUSURA CONTEST

Il primo contest del blog posticino
6 settimane. Tante ne sono trascorse dall'inaugurazione del primo contest del blog posticino. Piena d’incertezze e paure, mi sono lanciata in questa gara che non è poi così virtuale come sembra. A conclusione di quest’avventura mi fa piacere utilizzare quasi le medesime parole che hanno dato vita al contest “I Piaceri della Carne”. Ingredienti tradizionali e inusuali, tagli di carne consueti e rivoluzionari, cotture classiche e innovative: ben 40 ricette hanno trasformato in realtà questo mio piccolo sogno. Grande l’impegno per tenere costantemente aggiornato l’elenco dei partecipanti, cercando di scrivere ad ognuno una parola, notevole la concentrazione per studiare preparazioni e ingredienti, infinita l’ammirazione per le splendide fotografie che hanno immortalato i manicaretti. A tutti coloro che hanno voluto concedermi l’onore di partecipare vorrei stringere la mano personalmente; spero possa bastarvi un grazie di vero cuore. Sono emozionata, gratificata, sinceramente felice di tanto entusiasmo suscitato dal tema scelto, delle belle parole scritte, dalle preparazioni e dagli scatti pubblicati. Ma adesso basta parlare, è ora di dedicarsi, con l’aiuto di con-sorte e Tatone, all’ardua scelta del vincitore. E mentre consultiamo le ricette, ammiriamo le foto e ci scambiamo pareri, ci gustiamo i tradizionali biscotti allo yogurt. Appuntamento tra qualche giorno per la proclamazione del trionfatore!

Biscotti allo Yogurt