Ci sono persone che si credono perfette e, dall’alto della loro autorevole condizione, dispensano amorevoli consigli su come vestirti, truccarti, comportarti, parlare. Non sono consigli, sono giudizi, affilati come coltelli. Dovrei pensare alle conquiste realizzate, a quanto sto bene con i miei amori, al futuro che mi attende. Ma certe lame fanno male, soprattutto se toccano nervi scoperti, se feriscono punti ancora sanguinanti. “Trova gioia in ogni cosa decidi di fare. Ogni lavoro, relazione, casa...è tua responsabilità amarlo o cambiarlo.” Chuck Palahniuk
Le persone non cambiano e io non ho alternative: devo solo accettare, in attesa che questo strazio abbia presto termine.
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Palline di Finocchi |
Almeno in cucina riesco ad operare la magia di amare e far amare ingredienti che normalmente vengono aborriti. Per esempio il finocchio, che mio figlio non riesce nemmeno ad annusare. Ho lessato circa 800 gr di finocchi puliti, li ho frullati e lasciati in un colino a perdere tutto il liquido. Ho fatto saltare in un tegamino 80 gr di pancetta (che lui adora) a fuoco bassissimo. In una ciotola ho amalgamato i finocchi con 150 gr di pane ammollato nel latte, un po’ di prezzemolo, 80 gr di formaggio grattugiato, la pancetta con tutto il suo sughetto di cottura, un po’ di aglio in polvere e ho aggiustato di sale e pepe. Ho formato delle palline, le ho ripassate nel pangrattato e adagiate le su una placca rivestita di carta forno. Ho dato un giro d’olio e le ho cotte in forno a 200° per circa 20’. Il tato non amerà mai i finocchi, basta cambiarli, e camuffarli: siamo a carnevale!