C’era una volta. Tutte le favole iniziano così, ma questa non è una favola, è solo una storia. C’era una volta una bambina. Malatina, pulcino spennato, biafra. Così veniva apostrofata da parenti e amici. Magra, occhi enormi e arti scheletrici. Le iniezioni di penicillina la tormentavano fisicamente e psicologicamente più dei reumatismi che avrebbero dovuto debellare. Lo scampanellio della porta d’ingresso annunciava l’arrivo della signora Piera, anziana infermiera incaricata di propinarle la cura quotidiana. Non tentava nemmeno di nascondersi, consapevole del destino che entro pochi minuti l’avrebbe travolta. Le lacrime iniziavano a scendere appena sentiva tintinnare i flaconcini del micidiale liquido, tutti gli abbracci e i baci della mamma non potevano consolarla. Ci riuscivano invece Simonetta e Nicoletta, le sue due amiche immaginarie. Solo loro conoscevano tutti i suoi segreti, solo con loro poteva scatenare tutta la rabbia che sentiva montarle dentro come la panna, o le chiare d’uovo. Parlava, giocava, litigava come non era permesso alla brava bambina che presentava al mondo intero e che il suo mondo pretendeva da lei. E ci riusciva una fetta di torta, una porzione di dolce, un cono gelato. Una dose di zucchero per sconfiggere l’amaro delle lacrime e il bruciore della puntura.
TORTA DI JOGURTH E MELE
Ennesima versione della torta allo jogurth con l’aggiunta di ½ cucchiaino di cannella e fettine sottili di mela sulla superficie dell’impasto, prima di metterla in forno. Quando sarà cotta, e fredda, spolverizzare con cannella e zucchero di canna.
Questa è solo una storia. Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale. Per chi vuol crederci.
Anc'io conoscevo una bambina magrina, che mangiava poco, che aveva sempre la tonsillite, la bronchite e altre -iti varie, che si rifugiava nei libri e nelle favole.
RispondiEliminaAdesso quella bambina è cresciuta,anche di peso (ahimè!) e nei momenti tristi si rifugia tra pentole e ricettari...
A presto,
Claudette
Una favola di torta... ottimo abBinamneto, brava!!!!
RispondiEliminache bella e triste storia che ci hai regalato,mi sono vista nella bambina perchè anche io da piccola dovevo fare delle punture :-(
RispondiEliminaSarà per questo che adoro i dolci?
Mi sto ancora consolando :-)
Bellissima la torta
mi ci ritrovo nella tua favola, io a casa ne ho una di queste bambine, mia figlia!!!Favola perfetta abbinata a questa mitica torta!!Mi sono iscritta tra i tuoi lettori fissi, se ti va passa da me.Ciao Sabrina
RispondiEliminaE io non ci credo.
RispondiEliminaE questa torta sarebbe in grado di consolare tutte le bimbe, piccole e grandi, anche tristissime e spaventatissime.
Un bacione.
Dani
Non so se crederci oppure no, la torta è buonissima e va bene anche per le mie tristezze di questo periodo, anzi mi sarei unita volentieri al brunch con la zia, quello sì che mi ha divertito tantissimo! Sei unica Amelie, ti voglio proprio bene. Un bacione
RispondiEliminaMa quanto è deliziosa questa torta! Adoro mele e cannella!
RispondiEliminaSono qui per affidarti un regalino di Pasqua! Passa da me! Sai come funzionano queste cose: se ti fa piacere stai al gioco, altrimenti ti mando un bacione ! :-)
sono di nuovo qua per invitarti a partecipare alla mia 1° raccolta di ricette "che torta di compleanno sai preparare??", il link e' http://sabrinaincucina.blogspot.it/2014/04/che-torta-di-compleanno-sai-preparare.html. Ti aspetto ciao Sabrina
RispondiEliminaCiao Amelie, grazie, di cuore, un bacione!
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