TRADUTTORE

mercoledì 25 giugno 2014

UCCELLETTI SCAPPATI

Uccelletti scappati
Sei seduta alla tua scrivania, immersa nelle scartoffie, quando un brivido ti percorre la schiena, giù giù fino ai piedi. No, non è il freddo causato dagli spifferi di aria condizionata che ti piovono sul collo, è qualcosa di più subdolo: la musica in sottofondo. Luca Carboni canta una canzone che ti risucchia indietro nel tempo. Un balzo di venticinque anni e ti rivedi giovanissima, concentrata alla guida della tua Autobianchi A112, vetusta ma fedele. Ti aggiri per le strade della città che ancora ti è sconosciuta e quasi ostile, parcheggi con netto anticipo sull’orario di entrata e cerchi di rilassarti ascoltando la musicassetta che ti ha regalato il tuo papà, orgoglioso genitore di una neo diplomata con il massimo dei voti, che ha immediatamente trovato lavoro dopo l’esame di maturità. Il cantante gorgheggia di scuola, droga e amore ma tu pensi con sgomento alla giornata lavorativa che ti attende, troppe responsabilità per una ragazzina come te, troppo alte le grida del padrone al minimo errore. I lustri trascorsi ti hanno condotto verso un nuovo scenario cittadino, ti hanno regalato maggiore stress e minori soddisfazioni. E la tua giovinezza è volata via veloce come le note di questa canzone.
UCCELLETTI SCAPPATI (per restare in tema)
Stendere le fettine di vitello tagliate sottilissime, adagiare sopra una fettina di prosciutto cotto, poi un pezzetto di emmental. Arrotolare e fermare con uno stuzzicadenti. In una padella scaldare l’olio evo, uno spicchio d’aglio con la camicia, un rametto salvia e manciata di olive nere. Mettere in padella gli involtini, mantenendo il fuoco vivo, rosolandoli in ogni lato. Dopo circa otto/dieci minuti sfumate con il vino bianco e una cucchiaiata di salamoia delle olive. Appena la carne sarà rosolata e il formaggio inizierà a sciogliersi… gli uccelletti sono pronti per essere gustati.

Ricetta di Mamma Luci tratta dalla raccolta del contest “I Piaceri della Carne”.


6 commenti:

  1. Non sono molto d'accordo: secondo me, si è giovani finchè si è curiosi.
    Conosco delle persone che sono giovani anagraficamente ma sono già così vecchie! =)
    Buonissima ricetta, grazie.
    Dani

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  2. Il tempo passa velocemente e noi non ce ne accorgiamo fin quando all'improvviso un ricordo come può essere una canzone ti porta a riflettere e ti accorgi che sei adulta e non più ragazzina, ma finchè il nostro umore è sorridente saremo eterne ragazzine ed io sorrido mentre assoporo virtualmente il tuo piatto,un abbraccione :-)=

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Tante volte il lavoro non regala le soddisfazioni volute, ma alla fine quello che mi dico io è che il lavoro è un mezzo, non è il fine e tutto mi sembra più rosa!!!
    Sfiziosi questi involtini!! Io non amando il formaggio ci metterò il prosciutto crudo!!
    Un abbraccio!!

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  5. Ciao Amelie, è vero che il lavoro non è mai come ce lo aspettiamo quando iniziamo piene di entusiasmo, ma serve eccome se serve e alla fine qualcosa di buono ce lo regala. Ottimi gli uccelletti, leggeri e saporiti, buon we bacioni

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  6. E io invece condivido quello che dici, un po' con amarezza. Però è vero anche che se la giovinezza con i suoi sogni e le sue illusioni è volata via e quasi non l'abbiamo apprezzata, tese al futuro, è anche verò che qualche cosa di bello lo abbiamo "costruito", nel corso degli anni .
    Un abbraccio
    Claudette

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Grazie per le vostre parole...