Il sole sorge tutte le mattine e sembra invitarci
a goderci il meritato riposo. Ma ogni giorno siamo presi dai nostri impegni,
più o meno mondani, e finora ci siamo ritagliati solo poche ore di mare. Certo
che ne è valsa la pena: il caffè della nostra vicina, signora Kathina, non ha
rivali in tutto il circondario! E la chiacchierata pomeridiana con la nostra
amica Dina ci ha finalmente appagato dopo mesi di lontananza e di mail che non
ci soddisfano mai appieno. Lei ci conduce in piccoli Kafè a noi ancora sconosciuti,
condotti da titolari all’apparenza burberi ma che in realtà ci accolgono con
ospitalità e allegria. Ci apre un mondo ricco di cortesia e umanità e ci
permette di apprezzare una società che ancora si basa sul desiderio di
conoscenza e non di arroganza. Ci consiglia gite e itinerari insoliti che
mettiamo immediatamente in pratica. Ci siamo spinti fino alla punta estrema di
questa affascinante penisola, costretti a lasciare l’auto al di fuori
dell’ultimo baluardo costituito dal piccolo molo e dalla piazzetta del
minuscolo paese di A.K. Ci addentriamo per viuzze, guidati dal nostro naso al
quale giungono deliziosi effluvi di cucina casalinga. Ecco la tipica taverna
con numerosi polipi in bella mostra, perché non fermarci a gustare questa
specialità?
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Ektapodi krassado |
Ecco quindi l’ektapodi krassado, o stufato. Questa è la ricetta che
replico sempre a casa, il cui gusto si avvicina molto a quello servito qui. Le
fotografie sono del polpo casalingo, riconoscerete senza dubbio le mie
porcellane! Si taglia a tocchetti grossolani un polipo di circa un kilo. Si fa
stufare una grossa cipolla rossa tagliata a spicchi con olio abbondante e uno
spicchio d’aglio. Aggiungere poi il polipo crudo, circa 350 gr di salsa di
pomodoro, salvia e rosmarino e cuocere a fuoco lento. A circa metà cottura del
polipo (occorreranno circa 45 minuti) si aggiungono patate fatte o tocchetti (l’ideale sarebbero le
novelle). Cuocere per altri 40 minuti. Non salare assolutamente, è già saporito
così!
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Ektapodi krassado |
Ciao Amelie, io non mangio il polipo, ma mio marito andrebbe matto per questa ricetta....anzi, gliela passo, così se lo cucina lui! =)))
RispondiEliminaDaniela
ti ho scoperta grazie a spicchi del gusto !!!
RispondiEliminabel blog
nuova follower :) sia su gfc sia su bloglovin
spero ti unirai al mio blog ne sarei felice
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Ciao,
RispondiEliminauna cosa che si chiama "krassado" come puo' essere cotta senza vino? L'ho fatto ierisera, aggiungendo un bicchiere di vino, ed e' venuto meraviglioso. All'altezza delle migliori psarotaverne!
Alessandra