Una piacevolissima serata. Molti silenzi, qualche
parola, strane chiacchiere. Kathina ha 76 anni e figli e nipoti che stanno in
città, amiche ugualmente sorde e golose, una casa incastonata a mezza costa.
Preziosissimi i suoi consigli sulle tecniche di velonaki (uncinetto!); divertentissimo
il discorso sui cani randagi che le disturbano il sonno; dissacrante il
pettegolezzo sul Pope che la domenica, anziché dire Messa, se ne va al mare con
la famiglia. Quattro persone attorno a un tavolo, tre generazioni e solo cento
parole in comune della stessa lingua. Tanta serenità da respirare, sorrisi a
illuminare il buio della notte, piatti cucinati insieme per alleviare la sua
solitudine.
Bouyourdì
Tagliare a rondelle
abbastanza sottili pomodori e peperoni. Oliare delle cocottine monoporzione nelle
quali alternare strati di verdure da salare leggermente. Cospargere con
peperoncino (quantità a piacere ma bouyrdì deve essere piccante!) e origano e
terminare con cubetti di feta. Un bel giro d’olio e poi in forno a 200 gradi
per circa 20 minuti.
che piatto gustosissimo , adoro i piatti speziati e piccanti, lo provo!!!baci Sabry
RispondiEliminaOttimo!!
RispondiEliminaAdoro boujourdì non manca mai dai nostri barbeque siccome lo faccio cuocere nella sua terrina alla brace! Il peperone aggiunto meglio che sia pure piccante!
RispondiEliminasicuramente da provare
RispondiEliminaAdoro i piatti così verdurosi, brava!!!!
RispondiEliminati confesso un segreto: anche io mi diletto con il venolaki!!!! a volte pure con il ricamo! :)
RispondiEliminaChe bontà! Questi piatti sono quelli che adoro: ingredienti semplici, ma combinati benissimo!
RispondiEliminaAdoro i racconti delle nonne/zie/mamme fatte in confidenza mentre si sferruzza qualcosa a maglia o all'uncinetto: mi hai fatto ricordare mia nonna. Quando la andavo a trovare, c'erano sempre mille novità sui vicini, sui parenti più lontani. ;-)
Che bella atmosfera hai evocato.
RispondiEliminaE che ottimo piatto! =)
A presto. =)
Dani
Un quadro perfetto, Amelie, ti invidio il poterne fare parte....
RispondiEliminaMi manca l'esperienza del cucinare insieme, a parte il periodo dell'università, con le coinquiline; ma quello non era cucinare, era una sfida per la sopravvivenza! Invece una serata lunga e lenta a cucina e chiacchiere sarebbe davvero rigenerante.
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