TRADUTTORE

domenica 14 luglio 2013

SFORMATO DI SPINACI E PATATE

Sformato di spinaci e patate
“L’avvocato è come un mago che dal cilindro delle parole grigie tira fuori un mondo a colori” (dal film La città ideale di Luigi Locascio). Il cinema rende gli spettatori bambini desiderosi dell’ennesima favola; una bella pellicola, come le fiabe, insegna, incoraggia, induce alla riflessione. Non esiste il titolo giusto: per ogni persona, per ogni gusto, per ogni orario, esiste una proiezione in grado di creare questa malia. Dietro quel piccolo pertugio rettangolare, posto sopra le teste degli spettatori ignari, c’è un mondo fatto di pellicole sintetiche e immagini digitalizzate, lampade potentissime e computer sofisticati. 
sala proiezione
Un solo uomo al comando, in una stanzetta troppo illuminata, pronto a riannodare le immagini, ridurre la temperatura dei macchinari, ripristinare un software; guarda il film proiettato, più e più volte, da quella piccola finestrella. Per lui la sala buia è un intimo salotto animato  da teste che si sfiorano, pop corn profumati, bisbigli e carezze fugaci. Solo lui, al momento giusto, abbassa le luci, avvia il proiettore, concede la pausa, lancia i titoli di coda e, solo alla fine di tutto, ci riporta nel mondo reale.
sala proiezione
 Al rientro si rimane spaesati, fatichiamo a parlare, abbiamo bisogno di meditare ed elaborare immagini, suoni, storie. La lenta masticazione ci avvicina all’ora di cena. Cosa c’è di meglio di piatto unico, preparato con ingredienti dal gusto inimitabile? Prima di uscire per andare al cinema ho lessato al dente 800 gr di patate, poi le ho sbucciate e tagliate a fette di circa mezzo centimetro. Ho fatto saltare in padella con olio, aglio in polvere, sale e pepe circa 300 gr di spinaci tritati grossolanamente. Li ho profumati con noce moscata e il mio adorato cumino. Ho foderato di carta forno una teglia quadrata, ho fatto un primo strato di patate, poi uno di spinaci, poi uno di provola dolce tagliata a dadini e poi ho ricominciato. Prima di mettere in forno a 190° per 40 minuti ho spolverato di pane grattugiato. Ho tenuto coperta la teglia con la stagnola per la prima mezz’ora, facendo fare la crosticina solo gli ultimi dieci minuti. Da gustare tiepida, solo alla fine del film!
Fetta di sformato
               

3 commenti:

  1. Ciao, ho conosciuto il tuo blog grazie a spicchi del gusto ... Sono diventata tua follower, se ti va di passare da me sei la benvenuta...

    RispondiElimina
  2. delizioso questo sformatino cara Amelie!!!!

    RispondiElimina

Grazie per le vostre parole...