Ti ricordi, nonna, quando ti raccontavo i miei primi tormenti di cuore, adolescente troppo magra per vivere con sicurezza i rapporti con i miei coetanei? Mi ero innamorata di un ragazzo incontrato al mare ma lui abitava lontano, addirittura in un altro Paese. Tu mi dissuadevi dal continuare un rapporto epistolare, sostenevi con forza il detto “Moglie e buoi ecc ecc”…. E mi hai confidato che, prima di conoscere il nonno, un ragazzo aveva chiesto la tua mano. Ma tu rifiutasti, ancorché fosse un ottimo partito. “E perché, nonna?” ti ho chiesto. E tu, pronta: “Ma perché lui abitava lontano!”. Quella lontananza si misurava in una trentina di chilometri, non di più, ma per quei tempi era una difficoltà insormontabile. Quasi un espatrio. Mi sono stupita, sdegnata della tua poca volontà nell’ascoltare i palpiti del tuo cuore, offesa per quel ragazzo abbandonato per un motivo che ritenevo futile. Quanto abbiamo riso poi assieme di quel mio impeto adolescenziale quando sono cresciuta e mi sono accasata con un ragazzo del paese!
In tuo onore, che ami tanto tutto ciò che è morbido e brodoso ecco la tua famosa zuppa di cavolfiore e patate, pescata dal tuo ricettario:
Zuppa di Cavolo |
Sbuccia e affetta al velo un porro, quindi fallo appassire con olio e con uno spicchio di aglio, sbucciato e schiacciato; aggiungi un piccolo cavolfiore, già lessato e diviso in cimette, e quattro-cinque patate, già bollite e tagliate a dadini.. Fai insaporire ben bene, aggiungi un po’ di brodo caldo, aggiusta di sale e profuma con pepe e origano. Schiaccia grossolanamente le verdure con una forchetta e servi la zuppa caldissima, con un giro di olio extravergine di oliva e crostini di pane tostato.
Bellissima storia e golosissima zuppa. Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie per la visita Licia, ricambierò!
EliminaAmelie
Quanto mi piacciono i tuoi racconti Amelie ... e che buona che è la zuppa della tua nonna!!!
RispondiEliminaAdoro le ricette tramandate!!
Un bacione enorme e a presto
Carmen