Era
cominciata così, per sfinimento. Una lunga malattia che priva anche delle forze
per sorridere. E così smise. Un po’ di energia risparmiata. Concentrarsi sulla
lettura dei quotidiani praticamente impossibile. Le parole si confondevano,
diventando macchie d’inchiostro su carta puzzolente. Libri? Dispendio di tempo
e denaro. La magia era finita, non riusciva più a volare immersa nelle storie
altrui. Abiti nuovi? Perché fare shopping quando la cugina ricca ti passa abiti
dismessi? Ed evitando di truccarsi riusciva a recuperare almeno venti minuti di
riposo. Parlare, cucinare, mangiare. Quanta fatica inutile! I chili diminuivano
di pari passo con l’energia. La pelle cadente emanava una fragranza amara che
allontanava familiari, colleghi e clienti. Arredo inutile di una casa decadente,
presenza mal sopportata in un ufficio malsano. Una mattina cambiò la sua rotta
e si sedette a guardare il fiume che scorreva maestoso sotto i suoi piedi.
L’imbrunire la accolse accoccolata sul greto, piccolo animale scappato
dall’umanità. Spirito volato via alla ricerca di chissà cosa.
Storia
di Matilde, clochard del parco di via R.
PATATE IN UN BOCCONE
Patate
lesse. Con uno scavino praticare una piccola cavità nella quale adagiare un
paio di cubetti di gorgonzola di ottima qualità. Profumare con pepe macinato al
momento. Due giri: uno d’olio e uno nel micro-onde alla massima potenza per un
minuto.
A volte basta poco.
Ma che bocconcini squisiti Amelie!!!
RispondiEliminaIl tempo di comperare il gorgonzola e li provo!!
Un caro abbraccio e buon fine settimana
Carmen
Che storia triste Amelie!
RispondiEliminaLa vita ci riserva spesso strade che non avremmo mai pensato di prendere, è il destino...io ci credo, anche se siamo noi stessi ad influenzarlo è comunque destino.
Ottimi i tuoi bocconcini!
Un'idea simpaticissima e ghiotta, brava cara!!!
RispondiEliminaMa che spettacolo queste patate!
RispondiEliminaLa storia invece, triste, e può capitare a chiunque.
Buona domenica. =)
Dani
STORIE COSI' SE NE SENTONO OGNI SECONDO IN QUESTO PERIODO, PERCHE' LA VITA CI RISERBA TALI DISAVVENTURE, TALI TRAGEDIE?????
RispondiEliminaLA RICETTA E' MOLTO SEMPLICE E SFIZIOSA, MI PIACE DAVVERO TANTO!!!BACI SABRY
L'amara e tragica realtà di persone che spesso ci passano accanto. Grazie per questa tua riflessione, Amelie e grazie per lo spunto culinario davvero invitante.
RispondiEliminaUn abbraccio,
MG
mi rifaccio un pò l'umore con le tue squisite patate , come dici tu basta veramente poco !!! :-)
RispondiEliminaTroppo triste, questa storia Amelie, fa pensare e parecchio.... ti abbraccio :)
RispondiEliminaChe tristezza, quante brutte storie che forse potevano avere un finale migliore.....
RispondiEliminaA volte basta poco.....hai perfettamente ragione e lo dimostri alla grande, per una amante del gorgonzola, questa mi mancava!!!
Baci
Storia triste, di chissà quante vite.
RispondiEliminaGodiamo dell'amore della tua calda cucina, sempre accogliente e generosa: patate semplicemente golose! :-)
Che storia triste, fa riflettere.
RispondiEliminaProverò presto la tua ghiotta proposta, grazie cara, un abbraccio!!
...basta poco ma...ci vuole passione!!!! bravissima!!!
RispondiEliminaTi ho conosciuta tramite Kreattiva e ne sono ben felice. Bellissimi i tuoi posti!
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