49 giorni. E poi il sole esplode. Una manciata di
ore, le ultime. Cosa fai? Ti dedichi unicamente alla persona amata? Vai alla
ricerca di un amore mai vissuto? Inizi progetti che non vedranno la luce?
Oppure perseveri nei tuoi vizi, ti incaponisci per del denaro che non ti
servirà più, mai più?
Questa la tematica affrontata dal film “E fu sera e fu mattina” del
regista Emanuele Caruso. Guardi il mondo con occhi diversi: nervosismi e
arrabbiature si colorano di altre sfumature; le cattiverie gratuite che ricevi
diventano insignificanti; piccole cose diventano fonte di gioia e serenità.
49 giorni e poi il nulla. O il
tutto.
PITA AI POMODORI
Sbollentare 4-5
pomodori a grappolo, spellarli e tagliarli a dadini raccogliendone anche il
succo. Far appassire 1 cipolla bianca affettata sottilmente con olio e acqua.
Unire i pomodori e cuocere a padella scoperta per circa 15 minuti. Tagliare a
pezzetti piccoli una fetta di pane raffermo e unirlo ai pomodori. Salare,
pepare, aggiungere il basilico e 50 gr di feta, mescolare e cuocere
ancora per 5 minuti. Ritirare dal fuoco e lasciare raffreddare. Stendere
in una teglia da 22 cm 4 sfoglie di pasta fillo del tipo sottile,
spennellandole con olio. Versare il ripieno, ripiegare sopra i bordi della
pasta che fuoriescono e proseguire con gli altri 4 fogli di fillo. Incidere la
pita in quattro pezzi senza però arrivare fino in fondo. Cuocere a 200 gradi
per 15 minuti. Abbassare a 180 gradi e proseguire per altri 40 minuti.
Grazie a Irene
per questa ispirazione che riconcilia con la vita. La ricetta della frittata di
trahana, di medesima ispirazione, si trova qui.
CHE FILM CARINO!!!!TI HA DATO UN'OTTIMA ISPIRAZIONE PER QUESTA PIACEVOLE RICETTA!!!!BACI SABRY
RispondiEliminaimpegnativa la trama.... io mi butto senza pensieri sulla tua meravigliosa pita :-)
RispondiEliminaChe trama da brivido... meglio non pensarci e mangiare tranquillamente questa squisita pita ai pomodori !!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio
Flora
Spero tanto di riuscire a trovare questa benedetta pasta fillo perchè mi piacerebbe tanto provarla!!
RispondiEliminaBravissima Amelie!!!
Un mega abbraccio e buon inizio settimana
Carmen
grazie mille!
RispondiEliminala pita è una delizia.
un abbraccio
Certo che il cullen skink può essere un piatto unico! Come questa tua deliziosa pita, un bacione e buona settimana :)
RispondiEliminaFantastica questa pira, una bontà, brava!!!
RispondiEliminaTrama dal catastrofico epilogo... cosa farei?...i assaggerei questa pita che mi "ispira" moltissimo e non l'ho mai mangiata in vita mia, accompagnato da un ottimo vino ... :-)
RispondiEliminache aspetto invitante, brava :-)
RispondiEliminaCiao Amelie un bacione :)
RispondiEliminaCiao !
RispondiEliminaho appena finito il pranzo eppure...mmmmm che fame questa pita!!!
Ti scopro grazie a Kreattiva e questo " caffe' delle donne sembra proprio fatto per me" Ti seguo!
un abbraccio Anna
Che ansia questo film, meglio consolarci con la tua buonissima ricetta!!!!!!
RispondiEliminabacioni
Io faccio una gran fatica a trovare la pasta phillo, ma quando mi capita la compero perchè vengono fuori piatti stupendi e questo ne è un esempio!!!!
RispondiEliminaMi sono segnata tra i tuoi lettori, complimenti