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venerdì 6 febbraio 2015

SOAP OPERA "PASSIONE MONDIALE" - QUARTA PUNTATA


Luca nacque il primo agosto del 1970, un po’ in ritardo secondo i medici, perfettamente puntuale secondo me. E secondo lui. Il parto fu rapido ma per niente indolore e col cavolo che si dimentica!

“Anche se l’Italia ha perso la finale dei Mondiali di Calcio sono contento lo stesso: mi hai fatto proprio un bel regalo di consolazione!” disse Pasqualino appena vide il suo Luca. Dopo una settimana lasciai l’ospedale con il mio fagottino azzurro. La mamma e le zie mi tennero sotto stretta osservazione per i primi quaranta giorni, non permettendomi di uscire e di stancarmi minimamente per non compromettere la montata lattea. Poi ripresi il mio posto dietro il bancone e anche la mia linea. In quegli anni andavano di moda le minigonne e io avrei mostrato volentieri le gambe mentre portavo a passeggio Luca nella sua carrozzina blu. “Le brave mamme non si vestono così” mi rimproverava la suocera, e mi adeguai. Non ne feci una malattia, l’amore di mio figlio e di mio marito compensavano i piccoli dispetti che ero costretta a subire da suocera e cognate, forse invidiose della nostra bella armonia. O forse solo del mio bel fisico!

Luca aveva da poco iniziato la scuola materna ed ero di nuovo incinta. Pasqualino accarezzava con insolita dolcezza la mia pancia rotonda e mi prendeva bonariamente in giro per i chili messi su in poco tempo. Le note di Ciao cara come stai?, canzone vincitrice al festival di Sanremo, mi tennero compagnia mentre preparavo il corredino rosa e bianco. Ero certa, infatti, che avrei presto tenuto tra le braccia una bambina!  Il 26 luglio del 1974 nacque la  mia Natalia: paffuta, morbida e profumata consolazione per Pasqualino che soffriva per la vittoria della Germania Ovest ai  Campionati Mondiali di calcio.  Quattro anni dopo vinse l’Argentina e anche in questo caso avevo in serbo una consolazione per mio marito: Paola. Nacque a settembre ma l’avvento di un figlio rendeva sempre Pasqualino euforico, generoso e disponibile. “I figli sono il carburante della mia vita”, diceva in gioventù e continua ad affermarlo. 
 
Fine della quarta puntata

9 commenti:

  1. i figli sono un dono di Dio, meno male che esistono i bambini!!!!!Baci Sabry

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  2. Salve
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  3. I figli, i figli.... in questo preciso momento preferirei l'argomento di riserva.... ;)
    Brava Amelie, aspetto la prossima puntata.
    Dani

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  4. La famiglia s'allarga... adesso voglio vedere cosa combinano i piccolini... :-)

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  5. Pure io sono del 70...... alla prossima puntata"!!!!

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  6. La storia si arricchisce di nuovi interessanti personaggi, ci vogliono i bambini per mettere un po di vivacità sia nel racconto che nella vita!!!
    Baci

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  7. Anch'io vorrei il terzo figlio.... Ma devo convincere il marito!!! ^_*

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Grazie per le vostre parole...