Finalmente
giorno di mercato! Dove vivi abitualmente ti tieni lontana da questo
appuntamento: la confusione di infastidisce, gli scippi sono abitudine
consolidata e temi di incontrare clienti maleducati che ti importunano anche
durante il tuo giorno libero. Ma qui, come al solito, suona un’altra musica: il
mercato è l’occasione per salutare negozianti e ambulanti, si fanno acquisti
deliziosi per il palato (e per il portafoglio!), si rivedono gli amici, ci si
concede un ottimo elliniko. È bello
sentirsi parte di questo mondo, di questa realtà, respirare aria pulita e
provare a cimentarsi (e a farsi capire) con questa glossa dagli accenti adorabili. Dal panettiere la parola d’ordine
è: “xomì, missò kilò kritsini, nia tiropita”; mentre dal pescivendolo
compri sempre “ena kilò kalamarakia”.
E poi infili parole sgrammaticate e aggettivi non correttamente coniugati che
suscitano comunque apprezzamenti e qualche risata. È tutto così facile, qui.
CALAMARI RIPIENI DI ERBETTE
Pulire
un chilo di calamari, staccare i tentacoli e tagliuzzarli. In una padella far
soffriggere uno spicchio di aglio, aggiungere 200 gr di erbette tritate e i
tentacoli. Far saltare per qualche minuto, sfumare con mezzo bicchiere di vino
bianco secco. Regolare di sale e pepe e profumare con del cumino (quantità
secondo i gusti). Quando le erbette saranno fredde aggiungere 1 uovo, 2
cucchiai di grana grattugiato e uno di pangrattato. Con questo impasto riempire
i calamari fino a tre quarti e chiuderli con uno stecchino. Tritare una cipolla
piccola, farla imbiondire in una padella con olio evo, adagiare i calamari
ripieni e rosolarli brevemente. Versare poi 400 ml di passata di pomodoro (e
l’eventuale ripieno avanzato) e cuocere a fuoco dolce, coperto, per 50 minuti.
All’occorrenza aggiungere brodo caldo. Lessare in abbondante acqua salata delle
tagliatelle all’uovo e condirle con il sugo dei calamari. Impiattare preparando
un “letto” di tagliatelle, adagiare sopra i calamari e terminare con altro sugo.
QUANTO MI PIACCIONO I CALAMARI, MOLTO APPETITOSI, POSSO ASSAGGIARLI????BACI SABRY
RispondiEliminaTrovo che il greco sia una lingua bellissima, e che la Grecia sia un paese di una bellezza sfolgorante! Si capisce che ho fatto il classico e sono cresciuta a pane e Omero? E stasera c'è una rivisitazione dell'Odissea alla tv, non me la posso perdere, magari avessi qui due calamari. Non preoccuparti, se non passi ti aspetto comunque e leggerti è sempre un piacere :) Baci
RispondiEliminaCiao Amelie, buonissima ricetta.
RispondiEliminaE bellissimo tutto l'amore che traspare per la TUA terra del cuore. =)
Dani
Fantastica questa ricetta.... che profumino, che fame!!!!
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